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Manovra, in commissione alla Camera pioggia di circa 5mila emendamenti

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Manovra, in commissione alla Camera pioggia di circa 5mila emendamenti

lEGGE DI STABILITÀ a montecitorio

Manovra, in commissione alla Camera pioggia di circa 5mila emendamenti

Sono circa 5mila gli emendamenti presentati in commissione Bilancio alla legge di stabilità 2016. Il termine scadeva ieri sera e questa settimana sarà dedicata alla scrematura e al vaglio di ammissibilità: le votazioni cominceranno domenica 6 dicembre.

Per il Mezzogiorno mix di interventi
Come previsto, un folto pacchetto di proposte di modifica riguarda gli interventi per il Mezzogiorno. Nei suoi interventi in commissione, il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, ha anticipato che la scelta del governo o dei relatori sarà quella di «un mix efficace»: o l’estensione di un anno della decontribuzione per i neoassunti e il credito d’imposta automatico per gli investimenti o un superammortamento del 160%.

Con le Regioni irrisolto il nodo sanità
L’altro fronte riguarda le Regioni, che tengono aperto il confronto con l’esecutivo sulla sanità (oggi alle 15 i medici scendono in piazza a Roma per difendere il Servizio sanitario nazionale), ma anche Comuni ed enti di area vasta, pensioni e “bonus produttività”. Tema quest’ultimo caro ad Ap, che chiede l’innalzamento del plafond della detassazione del salario di produttività per i lavoratori dipendenti, attualmente fissato a 2.500 euro con aliquota agevolata del 10.

Nella manovra il decreto salva-banche
Confluiranno inoltre nel testo della stabilità, probabilmente già all’inizio della prossima settimana, le misure urgenti varate dal governo per mettere in sicurezza le quattro banche a rischio crac.

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1 Commenti

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  • rossum |

    Questo governo non e' stato il primo a cavalcare l'onda delle "differenziazioni fiscali", ma certamente sta particolarmente brillando per aggiungerne molte altre a quelle gia' esistenti. Alla fine della fiera ci troveremo sempre piu' in una situazione per cui ciascun cittadino e' chiamato a contribuire in modo (più che) proporzionale al proprio reddito alla sopravvivenza dell'apparato statale (alquanto sovrappeso e inefficiente), ma in funzione della categoria (elettorale) cui appartiene ottiene "sconti" o "penalizzazioni". Teoricamente se uno guadagna per es 40000€/anno dovrebbe pagare x di tasse. Ma non e' cosi'. Innanzitutto ci sono gli abbattimenti diversi se uno e' dipendente o autonomo, poi una tassazione diversa in funzione che si tratti di reddito di lavoro/pensione oppure rendite finanziarie oppure affitti. Per proseguire poi con ulteriori sconti se il reddito deriva da "premi di produttività". A questo si aggiungono i "bonus" elargiti settorialmente da questo Governo.

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