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Renzi all’Ue: «Qualche dichiarazione verbale muscolare non…

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il premier al vertice europa-turchia

Renzi all’Ue: «Qualche dichiarazione verbale muscolare non è la soluzione al terrorismo»

Arrivando a Bruxelles per il vertice Ue-Turchia il premier Matteo Renzi ha subito chiarito che davanti a «fenomeni così sconvolgenti» come il terrorismo e le grandi crisi internazionali in atto la soluzione non è «qualche dichiarazione verbale muscolare: ci vuole un impegno di natura diplomatica», come il tavolo di Vienna per la Siria dimostra. E ci vuole «un progetto che duri mesi, se non anni, che tenga insieme per ogni centesimo speso in sicurezza un centesimo investito in cultura, per ogni centesimo speso in polizia uno in identita. Questa è la posizione italiana. E credo che sulla nostra posizione arriveranno anche gli altri Paesi nei prossimi mesi».

«Gli italiani non si chiudano in casa»
Interpellato sulle parole del ministro Padoan, secondo cui gli attentati di Parigi potrebbero avere effetti sulla ripresa economica dell’Italia, Renzi ha ammesso che «il rischio vero è la scarsa fiducia» e che «sicuramente c’è un clima diverso rispetto a quello di un mese fa, anche nelle attese dei consumatori».«Ma in Italia - ha spiegato il premier - stanno ripartendo i consumi interni. E io, insieme a Pier Carlo, sono convinto che nessuno deve sottovalutare i rischi. Ma i consumatori, gli italiani non devono rinchiudersi in casa, sarebbe come darla vita ai professionisti del terrore».

«Con la Turchia terremo alta l’asticella dei diritti umani»
Quanto alla Turchia, il presidente del Consiglio ha giudicato positivamente l’iniziativa congiunta sulla gestione di immigrati e rifugiati provenienti dalla Siria, ma ha avvisato: «Ankara sa perfettamente che questo rapporto con l’Ue tiene insieme uno scambio, un dialogo da tenere aperto, senza venir meno alle nostre attese sui diritti umani». Perché «noi facciamo un grande investimento da tanto tempo su alcuni Paesi, ma teniamo alta l’asticella sui diritti umani».

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