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Appello sindaci a unità centrosinistra. Pd: invito utile, ma…

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verso le amministrative

Appello sindaci a unità centrosinistra. Pd: invito utile, ma va rivolto ad altri. E Sel attacca: rottura colpa di Renzi

«È condivisibile lo spirito col quale i sindaci Pisapia, Doria e Zedda si rivolgono al campo del centrosinistra in vista delle prossime amministrative. Un appello che tuttavia va rivolto in primo luogo ad altri, a chi, segnatamente Sel, ha deciso, come ribadito anche oggi, di non confermare l'alleanza in alcune città che andranno al voto, come ad esempio Torino e Bologna». Così Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Pd ha risposto all’appello all’unità del centrosinistra in vista delle amministrative di giugno lanciato oggi su Repubblica dai sindaci di Genova Marco Doria, di Milano Giuliano Pisapia e di Cagliari Massimo Zedda. Un appello promosso dalla minoranza Pd ma bocciato di fatto da Sel.

Amministrative, appello sindaci a unità centrosinistra
«Imparate dalla Francia. Non lasciamo il campo alla destra populista». Così in una lettera pubblicata da Repubblica, i sindaci di Genova Marco Doria, di Milano Giuliano Pisapia e di Cagliari Massimo Zedda. Tre sindaci di area Sel che hanno rivolto un appello alle forze di centrosinistra - Pd e Sel - a «ritrovare quell'unità aperta e larga», alle prossime elezioni comunali, per «impedire che la destra, il populismo e la paura vincano».

Orfini: schema forte e condivisibile
Il presidente del Pd, Matteo Orfini, su twitter commenta: «Bella lettera di Giuliano Pisapia, Marco Doria e Massimo Zedda», definita «saggia» perché «propone uno schema forte e condivisibile».

Cuperlo: Pd non autosufficiente, spinga per unità
Lo spirito dell’appello dei tre sindaci è stato condiviso anche dalla minoranza dem. «Il Pd è una grande forza del centrosinistra che però deve spingere di più il pedale dell'unità», ha dichiarato Gianni Cuperlo, leader di Sinistra dem, che ha aggiunto: «Nessuno è autosufficiente, nemmeno il Pd. Nessuno basta a se stesso. E l'appello dei tre sindaci va nella direzione giusta: creare alleanze e coalizioni larghe e civiche del centrosinistra che si candidino a vincere la sfida delle amministrative il prossimo anno».

Sel: è Renzi che deve accogliere appello sindaci
Ma da Sel è arriva una doccia gelata. Nicola Fratoianni ha rimandato infatti la palla nel campo dem. «Ci auguriamo davvero che sia Renzi ad accogliere questo appello - ha sottolinea - il centrosinistra lo ha rotto lui, lo hanno rotto le sue politiche. Se da domani ritirasse il Job Act, la “pessima scuola”, la legge elettorale e la riforma pasticciata della Costituzione, noi saremmo pronti come in ogni occasione a sederci ad un tavolo e a discutere». Per Fratoianni, infatti, «la ragione per cui il Fn in Francia e le peggiori destre regressive in tutta Europa avanzano» hanno «poco a che fare con le alleanze» e molto a che fare «con il fatto che le cosiddette sinistre riformiste, in Europa come in Italia, hanno scelto di gestire la crisi con politiche nel segno dell'austerity, con politiche di destra. E quando fai politiche di destra, la destra vera vince».

Fassina: a Roma no condizioni coalizione, Pd inaffidabile
Che quella di Sel è di fatto una bocciatura dell’appello dei sindaci lo ha confermato anche la presa di posizione di Stefano Fassina, candidato sindaco di Sinistra italiana nella capitale. «A Roma non vi sono le condizioni per costruire una coalizione: sono stati gli atti compiuti dal Pd del Nazareno a rendere impraticabile, improponibile» una simile ipotesi. Una scelta che «non fa riferimento alle scelte nazionali del Pd ma a quelle che ha fatto su Roma, rompendo il centrosinistra».

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