Italia

Banche, Fondo di solidarietà da 100 milioni. Nomina degli…

  • Abbonati
  • Accedi
legge di stabilità

Banche, Fondo di solidarietà da 100 milioni. Nomina degli arbitri con decreto, Consob esclusa

Un Fondo di solidarietà e la nomina di arbitri affidata Palazzo Chigi. Il governo ha depositato in commissione Bilancio alla Camera gli emendamenti alla legge di Stabilità per consentire la salvaguardia dei risparmiatori coinvolti dal crac di Banca popolare dell'Etruria, Banca Marche, CariFe e Carichieti. Il Fondo di solidarietà avrà una dote da 100 milioni alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), operando nei limiti delle sue disponibilità. Con un successivo decreto saranno definite modalità di accesso al fondo e le quantificazioni delle prestazioni determinate in importi corrispondenti alla perdita subita.

Saranno arbitri di «comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità» nominati da Palazzo Chigi a gestire caso per caso le singole posizioni degli obbligazioni subordinati che hanno visto andare in fumo i loro risparmi. Resta comunque salvo il diritto al risarcimento del danno. Il fondo è surrogato nel diritto dell'investitore al risarcimento nel limiti dell'ammontare della prestazione corrisposta. Le prestazioni del fondo saranno riservate a persone fisiche, imprenditori individuali, agricoli e ai coltivatori diretti.

La commissione Bilancio della Camera ha ripreso stamattina i lavori per l'esame della Legge di Stabilità che punta ad approvare entro domenica o, al massimo, lunedì mattina, per consentire l'approdo in aula da martedì 15 dicembre.

Banche, arriva fondo solidarietà da 100 milioni
Sarà dunque un “fondo di solidarietà” finanziato con 100 milioni proveniente dal Fondo interbancario per la tutela dei depositi la ''ciambella'', prevede l’emendamento dell’Esecutivo, per salvaguardare i risparmiatori coinvolti dal crac delle 4 banche (Banca Marche, Banca popolare dell'Etruria, CariChieti e Carife) coinvolte dal decreto ''salvabanche'. Il governo ha presentato un pacchetto complessivo di 5 emendamenti. Il fondo è finanziato con un massimo di 100 milioni dal Fondo interbancario di tutela dei depositi e sarà gestito proprio da questo. L’esecutivo rinvia però due passaggi chiave. I criteri della procedura ad un decreto del Mef e la nomina di eventuali ''arbitri'' ad un decreto della presidenza del consiglio.

Decreto Mef fisserà criteri rimborsi
Il decreto del Ministro dell'Economia dovrà fissare le modalità di presentazione delle domande, i criteri di quantificazione dei rimborsi nonché la procedura da seguire che «può essere in tutto o in parte anche di natura arbitrale». È previsto anche l'accertamento della responsabilità per la violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza nel collocamento delle obbligazioni subordinate.

Nomina “arbitri” con decreto Palazzo Chigi
Gli “arbitri” per la valutazione caso per caso dei rimborsi saranno «scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità» con decreto del presidente del Consiglio, su proposta del ministero dell’Economia e su delibera del Consiglio dei ministri. Non sarà insomma la Consob a svolgere il ruolo di “giudice” negli arbitrati individuali per il ristoro di azionisti e obbligazionisti delle quattro banche alle quali si è applicato il decreto del governo. Sarebbe incoerente, affermano fonti di palazzo Chigi, che un “player” della vicenda possa ergersi a “giudice” per dirimere la controversia. Sulla possibilità che il ruolo di arbitro possa essere alla fine assegnato alla Consob si è comunque consumato ieri un lungo confronto a Palazzo Chigi. L'emendamento prevede espressamente, inoltre, che «resta salvo il diritto al risarcimento del danno» ma è previsto che il fondo sia «surrogato nel diritto dell'investitore al risarcimento del danno, nei limiti dell'ammontare della prestazione corrisposta».

Finanziamento ponte di 2,5 miliardi a fondo risoluzione
Non solo. Oltre alle norme di salvaguardia vengono introdotte altre misure che modificano il decreto ''salvabanche''. Si parte dalle risorse. È previsto un emendamento che introduce un finanziamento ponte di 2,5 miliardi al Fondo di risoluzione unico, che è previsto da un regolamento Ecofin e che è stato utilizzato dal decreto per consentire il proseguimento delle 4 banche coinvolte dal crac. E' il fondo finanziato dal sistema creditizio. Le risorse 'ponte' arrivano per 1,5 miliardi dal fondo per la ristrutturazione del debito regionale e 1 miliardo riducendo un fondo per garanzie rilasciate dallo Stato.

Per banche addizionale Ires 3,5%, deducibilità 100%
Arrivano poi le norme richieste a gran voce dalle banche. Il calo dell'Ires previsto dalla Legge di Stabilità a patire dal 2017 le avrebbe penalizzate per la ''detrazione'' che sarebbe stata scontata con l'aliquota ridotta. Per questo è invece introdotta, per il periodo interessato, un'addizionale di 3,5 punti percentuali per consentire la piena deducibilità degli interessi passivi ai fini della determinazione sia della base imponibile Ires sia per l'Irap.

Niente spot sui giochi dalle 7 alle 22
L'emendamento del governo sui giochi è stato approvato dalla commissione Bilancio. Prevede il divieto alla pubblicità sui giochi con la vincita in denaro nelle trasmissioni tv e radio generaliste dalle 7 alle 22. Viene introdotto tra l'altro un aumento di 2,5 punti, al 17,5%, del prelievo erariale sulle newslot e una riduzione della quota degli incassi usata per i premi.

Ok a 70% extra-gettito canone a Rai in 2016
Andrà alla Rai il 67% dell'eventuale extra-gettito derivante dal canone in bolletta. Lo prevede un emendamento del Governo al ddl Stabilità, approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La misura destina il restante 33% delle maggiori entrate a interventi per l'esenzione dal pagamento del canone per gli ultrasettantacinquenni con reddito inferiore a 8.000 euro; al finanziamento di un fondo per «garantire il pluralismo nell'informazione su reti radiofoniche e televisive locali» fino a un importo massimo di 50 milioni e al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Via libera a 23,5 mln a scuole statali, slitta school bonus
Rinviato di un anno il cosiddetto 'school bonus' grazie al quale ci sarà un credito di imposta del 65% delle erogazioni liberali a favore delle scuole effettuate nel 2016 e nel 2017 e del 50% per quelle effettuate nel 2018. Lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Allo stesso tempo il fondo per le scuole statali sarà incremento di 23,5 milioni di euro per il 2016.

Nuove agevolazione per settore cinema
Agevolazioni fiscali per il settore del cinema, in particolare la produzione cinematografica. Lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità approvato dalla commissione Bilancio della Camera. In particolare le aliquote del tax credit interno produzione, tax credit esterno produzione e tax credit distribuzione potranno essere rimodulati attraverso diverse misure di incentivazione e percentuali.

Fondo per credito export e internazionalizzazione:+300 mln
Un altro emendamento alla stabilità approvato in serata dalla commissione Bilancio della Cameraprevede un aumento di 300 milioni di euro per il 2016 della dotazione del fondo per il credito all'esportazione e l'internazionalizzazione del sistema produttivo.

© Riproduzione riservata