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Consulta, eletti i tre giudici Barbera, Modugno e Prosperetti

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32esima votazione delle camere

Consulta, eletti i tre giudici Barbera, Modugno e Prosperetti

Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti sono i nuovi giudici della Corte Costituzionale. Dopo 31 scrutini andati a vuoto, la 32esima votazione delle Camere riunite in sessione comune si è conclusa con l'attesa fumata bianca. Lo stallo si è sbloccato dopo la decisione dei vertici dem di rompere l'asse con Forza Italia (che continuava a sostenere Francesco Paolo Sisto) e siglare l'accordo con il M5s. Forza Italia e Fdi non hanno partecipato per protesta al voto.

Fumata bianca, passano Modugno Barbera e Prosperetti
Barbera (sostenuto dal Pd) ha ottenuto 581 voti. Modugno (sponsorizzato dal M5s) ne ha incassati 609. E Prosperetti (che aveva il sostegno di Area Popolare, Scelta civica e Popolari per l'Italia) 585. La nuova terna di nomi poteva contare sulla carta, su 649 voti, con 78 voti di margine rispetto al quorum richiesto dalla legge (ovvero 571). Decisiva per il cambio di strategia dei vertici dem, riferiscono ambienti Pd, la rottura in aula tra Renzi e Brunetta, con il premier che continuava a invocare l'unità nazionale sulla politica estera, e il capogruppo di Forza Italia che lo accusava, anche interrompendone l'intervento, di aver varato una manovra economica di «mance e marchette».

Accordo Pd-M5s-centristi sulla terna
Il Pd, in cambio dei voti M5s a Barbera, ha sostenuto quindi la candidatura di Modugno. Il giuslavorista Giulio Prosperetti, professore di diritto del Lavoro, era il nome di area centrista. I tre nomi sono stati ufficializzati al Pd dal capogruppo Ettore Rosato durante un Ufficio di presidenza. Dopo l’intesa con il Pd sul binomio Barbera-Modugno, l'assemblea dei deputati e dei senatori M5S si è espressa a favore di Prosperetti.

Fi non partecipa. Berlusconi: grave nessun giudice centrodestra
Nel pomeriggio, al termine della riunione dei vertici azzurri era arrivata la decisione di Forza Italia di non partecipare al voto per l'elezione dei tre giudici della corte Costituzionale in programma questa sera alle 19. «È molto grave che la Corte Costituzionale non abbia neppure un giudice al suo interno che appartenga al centrodestra. È una cosa molto, molto grave» ha detto Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Vespa, in merito all'accordo che il Pd ha fatto con i 5 stelle tagliando fuori Forza Italia. E ha aggiunto: «Se fossi presidente della Repubblica scioglierei il Parlamento ed andrei alle elezioni».

Parlamentari M5s: vince metodo 5 Stelle
I gruppi parlamentari di Camera e Senato del M5S hanno espresso grande soddisfazione, rivendicando il carattere vincente del metodo cinquestelle. «Oggi, ancora una volta, vince il metodo 5 stelle che ha portato a termine la missione di eleggere alla Consulta personaggi di alto profilo giuridico che sapranno giudicare bene le leggi nel solo interesse ultimo del rispetto della Costituzione» hanno scritto in un comunicato. E hanno aggiunto: «Solo grazie al M5S, infatti, è stata sbloccata l'impasse durata più di un anno ed è stata scongiurata la possibilità che alla Consulta andassero politici di professione, come l'attuale deputato di Forza Italia, e avvocato di Berlusconi, Francesco Paolo Sisto, o il collezionista di poltrone e attualmente indagato in corruzione in atti giudiziari, Giovanni Pitruzzella».

Bersani: accordo Pd-M5s è bella svoltona
Soddisfatta dell’accordo la minoranza Pd. La decisione dei vertici dem di stringere l'accordo sui giudici della Consulta con il Movimento 5 stelle e non più con Forza Italia era stata infatti definita «una bella svoltona» dall’ex segretario Pd Pierluigi Bersani, che ha chiosato: «Io stasera voto, non c'è discussione». Per Bersani l'accordo tra Pd e M5S segna «il ripristino di una elementare logica costituzionale che stabilisce che le istituzioni devono avere la cura di tutti».

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