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Papa Francesco: riforma avanti contro le «malattie della Curia»

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il discorso annuale del pontefice

Papa Francesco: riforma avanti contro le «malattie della Curia»

La riforma della Chiesa «andrà avanti con determinazione, lucidità e risolutezza». Nel discorso annuale alla Curia, il “governo centrale” della Chiesa, Papa Francesco (che ha confessato di avere un po' di influenza) ribadisce la necessità di un cambio profondo nelle pratiche di governo, spesso percorse da quelle che lo scorso anno indicò in 15 punti chiamati “il catalogo delle malattie curiali”, tra cui il profitto mondano, i circoli chiusi, l'accumulazione, i pettegolezzi, la divinizzazione dei capi. Ebbene, «alcune di queste malattie - ha detto oggi il Papa a cardinali, vescovi e monsignori che guidano la macchina vaticana - si sono manifestate nel corso di quest'anno causando non poco dolore a tutto il corpo e ferendo tante anime».

Chiaro (anche se non esplicito) il riferimento a Vatileaks-2, ma forse anche ad altri fatti, probabilmente accaduti durante il Sinodo. «Sembra doveroso affermare che ciò è stato - e lo sarà sempre - oggetto di sincera riflessione e decisi provvedimenti». In questo anno santo della misericordia appena iniziato il Papa indica ora un elenco di “virtù necessarie” per chi presta servizio nella Chiesa e in particolare nella Curia: missionarietà e pastoralità, idoneità e sagacia, spiritualità e umanità, esemplarità e fedeltà, razionalità e amabilità, innocuità e determinazione, carità e verità, onestà e maturità, rispetto e umiltà, “doviziosità” e attenzione, impavidità e prontezza, affidabilità e sobrietà. A chiusura una preghiera attribuita al beato Oscar Romero, il vescovo ucciso sull'altare dagli squadroni della morte mentre celebrava la messa.

Dopo aver parlato ai vertici della Curia il Papa ha incontrato i dipendenti laici, ai quali ha chiesto perdono per gli scandali scoppiati Oltretevere: «Mentre vi ringrazio voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta».

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