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Segnali di ripresa al Sud: quest’anno Pil a +0,2%,…

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stima confindustria-Srm

Segnali di ripresa al Sud: quest’anno Pil a +0,2%, +1% nel 2016. Laterza: ora accelerare investimenti

Segnali di ripartenza per il Sud. A dirlo sono oggi Confindustria e Srm (Centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) secondo i quali nel 2015 il Pil nel Mezzogiorno dovrebbe segnare un modesto +0,2% per poi consolidarsi nel 2016 con una crescita dell'1 per cento. La crescita attesa è comunque in entrambi i casi inferiore a quella del resto del Paese.

Bene anche export e occupazione, investimenti ancora in negativo
Per quest'anno ormai agli sgoccioli, i parametri in crescita registrati dall'associazione degli industriali e dal Centro studi sono quelli del Pil, dell'export e dell'occupazione, mentre l'indicatore degli investimenti resta negativo. Il clima di fiducia delle imprese meridionali si mantiene sui massimi degli ultimi quattro anni. Al miglioramento delle aspettative - sottolinea Confindustria - ha sicuramente contribuito la crescita dell'occupazione (+136mila occupati nei primi nove mesi dell'anno) trainata dallo sgravio per le nuove assunzioni. Tra gennaio e settembre infatti sono state quasi 290mila le assunzioni agevolate al Sud su un totale di 900mila.

Disocupazione solo scalfita, ma il segnale c’è
«Si tratta solo di segnali - si legge in una nota diffusa oggi da Confindustria e Srm - perché il macigno della disoccupazione, soprattutto giovanile (ben rappresentata dal 38,9% di Neet meridionali) è solo scalfito; ma sono segnali, per la prima volta, di segno chiaramente positivo». In calo anche il numero medio di procedure fallimentari in quasi tutte le regioni meridionali, così come il numero di società con almeno un protesto nell'anno, mentre torna positivo nel 2014, il fatturato delle grandi (+4,6%) e delle medie imprese (+1,9%), ma non quello delle piccole (in calo del 2,3%): queste sono però la stragrande maggioranza (99%) e condizionano il risultato complessivo.

Qualcosa migliora, ma non è ancora vera ripresa
A spingere il manifatturiero meridionale contribuisce in modo significativo l'export migliorano anche le dinamiche creditizie: nei primi sei mesi del 2015, infatti, si è rafforzata la domanda di credito al Sud, assieme ad un allentamento delle condizioni per l'offerta di credito. «Si conferma - prosegue la nota - un clima timidamente positivo anche per il Sud, ancora lontano però da poter essere considerato una vera e propria ripresa. Pesa, in particolare, il dato degli investimenti, pubblici e privati».

Laterza: 2016 può essere l’anno della ripartenza
«Il 2016 - spiega il vice presidente di Confindustria Alessandro Laterza - può essere l'anno della ripartenza per il Mezzogiorno: l'anno in cui accelerare gli investimenti pubblici, a cominciare da quelli cofinanziati dai fondi europei 2014-20, e rilanciare quelli privati, anche grazie al Credito d'imposta per gli investimenti, che Confindustria ha fortemente sostenuto: le imprese meridionali sono pronte».

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