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Banche, al via dialogo tra quattro good bank e risparmiatori

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in attesa dei decreti su rimborsi e arbitrato

Banche, al via dialogo tra quattro good bank e risparmiatori

Aprire un canale di dialogo dopo le forti tensioni delle ultime settimane. È l'obiettivo dell'incontro di oggi pomeriggio a Roma tra i vertici delle quattro good bank salvate dal governo e i rappresentanti dei risparmiatori penalizzati dal decreto salva-banche. Una riunione con cui Roberto Nicastro, presidente delle nuove Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e Carichieti (pur non presente all’incontro) punta a cercare il confronto in attesa che dall'esecutivo arrivino i decreti sugli indennizzi. Al tavolo di oggi, c’era l'amministratore delegato di Banca Etruria, Roberto Bertola, l'ad di CariChieti, Salvatore Immordino, e Maria Pierdicchi, consigliere indipendente delle quattro banche e con un ruolo particolare nel dialogo con i risparmiatori.

Bertola: soddisfatti da incontro con risparmiatori
«Siamo soddisfatti per come è andato il dialogo, siamo propositivi, vogliamo collaborare ma aspettiamo che il governo stabilisca le regole per poterlo fare» ha dichiarato l'amministratore delegato di Banca Etruria, Roberto Bertola, dopo la riunione con i risparmiatori, precisando che «sarà necessario aspettare i decreti del governo sull'arbitrato per portare avanti il dialogo tra le quattro nuove good bank e i risparmiatori penalizzati dal decreto salva-banche». E ha aggiunto: «Crediamo che con le nuove banche possiamo fare moltissimo per il territorio. Siamo banche solide e senza sofferenze».

Pierdicchi: bene incontro, abbiamo a cuore risparmiatori
Di incontro «positivo» ha parlato anche Maria Pierdicchi, consigliera indipendente delle quattro banche, al termine della riunione. «Siamo molto soddisfatti di questo incontro - ha detto - abbiamo a cuore i risparmiatori». «Risposte concrete sui criteri dei rimborsi - ha aggiunto Pierdicchi - saranno contenute nel decreto interministeriale che il governo dovrà emanare quanto prima con l'obiettivo comune di accelerare sulla definizione delle norme per andare incontro ai risparmiatori. Da parte nostra garantiamo la massima collaborazione».

Risparmiatori: primo contatto, numeri insoddisfacenti
Meno positivi i commenti dei risparmiatori. «Non ci sono novità rispetto a quello che sapevamo. Il fondo di solidarietà rimane l'unica soluzione» ha detto la portavoce del comitato “vittime Salva banche”, Letizia Giorgianni, al termine dell' incontro con i vertici delle 4 banche presso la sede di Banca Marche. «Le banche non si spostano rispetto a quanto formalizzato dal decreto», ha spiegato. In merito all’incontro odierno «non parliamo di dialogo ma sicuramente un primo contatto c'è stato», anche se i numeri indicati finora sui possibili indennizzi restano «insoddisfacenti». Il comitato chiede al governo di “modificare il decreto” e nel frattempo «la protesta continuerà nelle sedi contro il governo, Bankitalia e gli organi che non hanno vigilato».

I decreti attesi
La strada per gli indennizzi è ancora lunga, perché prima di arrivare all'esame dell'Anac, secondo il presidente Raffaele Cantone, saranno necessari due decreti: uno sui requisiti per accedere ai rimborsi e l'altro per definire la procedura e i meccanismi dell'arbitrato. Servirà quindi tempo e forse anche per questo Nicastro vuole tendere una mano ai risparmiatori: già nei giorni scorsi, infatti, ha parlato della possibilità che anche gli obbligazionisti possano beneficiare dei proventi che saranno ottenuti dalle azioni di responsabilità verso gli ex-vertici dei quattro istituti di credito. Segnali distensivi che al momento sembrano ricambiati dai risparmiatori, anche se con cautela. «Il nostro - ha detto la portavoce del Comitato vittime del Salva-banche, Carmen Letizia Giorgianni - è uno spirito da una parte positivo, perché speriamo che ci sia l'inizio di un dialogo». E se oggi è stato il momento del dialogo, la settimana prossima riprenderanno le proteste: il 12 gennaio è prevista una nuova manifestazione a Roma davanti alla sede della Consob, accusata di non essere intervenuta per tempo a tutela degli obbligazionisti.

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