Il governo era pronto a presentare un decreto legislativo per abrogare il reato di immigrazione clandestina (introdotto nel 2009 dal governo Berlusconi) ma il testo per ora non approderà in Cdm. Dall'esecutivo si ribadisce che si deciderà la settimana prossima sulla «base di una valutazione politica» e «senza toni barricaderi». Di fatto la contrarietà di Alfano e le perplessità dello stesso Renzi lasciano in stand by la depenalizzazione del reato richiesta tra l'altro dal procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Il presidente del Consiglio ne ha discusso questa mattina con i capigruppo dem Zanda e Rosato e con il ministro Boschi, non nascondendo i timori sul fatto che in questo momento procedere in questa direzione significherebbe lanciare un messaggio fuorviante all'opinione pubblica.
No di Alfano all’abrogazione reato
Lega e FI sono sulle barricate mentre nel Pd c'è chi (come il Guardasigilli Andrea Orlando) ritiene che non si debba frenare. Ma Ncd (già in rotta con il Pd per le unioni civili) è contrario e la linea illustrata da Alfano è stata ribadita dopo un confronto con il premier: «In questo momento particolarissimo occorre evitare - ha sostenuto il responsabile dell'Interno - di trasmettere all'opinione pubblica dei messaggi che sarebbero negativi per la percezione di sicurezza».
Bozza di dlgs pronta per il Consiglio dei ministri
La miccia che ha infiammato il dibattito è stata la bozza di dlgs sulla depenalizzazione messa a punto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che si propone di cancellare il reato di immigrazione clandestina previsto dall’articolo 10bis del Testo unico sull’immigrazione e introdotto con il decreto sicurezza del 2009, quando il premier era Silvio Berlusconi e alla Giustizia c’era Angelino Alfano. La previsione punisce lo status di immigrato clandestino anche senza alcun comportamento contrario all’ordine pubblico, e per questo era stata molto contestata sin dal varo. Lo schema di nuovo decreto che cancella quella norma avrebbe dovuto approdare al Consiglio dei ministri di oggi con il placet del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, e di molte organizzazioni internazionali, come l’Oim e Amnesty International. Ma l’esame è stato rinviato, proprio per il niet dei centristi di Alfano.
Fonti parlamentari: il governo deciderà «senza toni barricaderi»
Il 15 ci sarà il redde rationem. «Il governo deciderà la settimana prossima sulla base di una valutazione di opportunità politica senza toni barricaderi», precisano fonti parlamentari vicine al premier Matteo Renzi. «C’è già una legge delega approvata dal Parlamento per superare il reato» di immigrazione clandestina «entro fine gennaio», ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, intervenendo a Skytg24. «Se il governo vuole rispettare la delega, deve intervenire adesso. Quel reato di clandestinità non serve a nulla, perché rende le indagini molto più lunghe, quel reato non ha assolutamente funzionato».
Lupi (Ncd): «Depenalizzare è segnale sbagliato»
La contrarietà di Ap-Ncd è confermata dal capogruppo alla Camera, Maurizio Lupi, ai microfoni di RaiNews24: «La nostra posizione è molto chiara, tanto più in un momento come questo, dopo quanto successo in Germania e le polemiche sull’immigrazione. È un segnale sbagliato quello di depenalizzare il reato di immigrazione clandestina». «Proprio perché stiamo facendo una battaglia che è quella di accogliere i profughi che scappano dalle guerre - osserva Lupi - dobbiamo dall’altra parte dare un segnale chiaro che chi non appartiene a questa categoria se entra nel nostro paese clandestinamente commette un reato». «Abolire il reato di clandestinità sarebbe un gesto di debolezza», aggiunge il presidente dei senatori Ap-Ncd, Renato Schifani.
Salvini: «Lega pronta a fare le barricate»
La Lega Nord - minaccia in un post su Facebook il segretario della Lega Matteo Salvini - è pronta a «fare le barricate» se il governo sceglierà di «cancellare definitivamente, per decreto, il reato di immigrazione clandestina, come votato in Parlamento con la complicità di Pd e 5Stelle». «Ma si accorgono di cosa sta succedendo nel mondo?», chiede Salvini. «Questi sono matti! La Lega farà le barricate, in Parlamento e poi nelle piazze con un referendum, contro questa vergogna». Poi l’affondo contro il leader di Ncd Angelino Alfano: «Sono sicuro che fra una settimana il suo piede di guerra finirà nella fossa. Calerà' le braghe come al solito come hanno già fatto i poltroniani di Verdini».
Maroni: «Prepariamoci all’invasione»
Il governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni, alza ancora il tiro e twitta: «Renzi cancella per decreto il reato di immigrazione clandestina: prepariamoci all’invasione #cosedamatti». Gli fa eco il presidente del Veneto, Luca Zaia, che citando proprio le aggressioni contro le donne avvenute a Colonia la notte di Capodanno attacca: «Il governo si pone fuori dalla storia».
Gasparri (Fi): «Ci batteremo strenuamente contro abolizione»
Con Salvini si schiera invece il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «Altro che abolizione del reato penale. Anzi, ci batteremo strenuamente contro la sua eventuale abolizione». Anche lui si appella a quanto è successo a Colonia: «Per prevenire aggressioni simili occorre allontanare dal nostro continente migliaia e migliaia di persone con un immediato ponte aereo e porre fine alle catastrofiche politiche della Merkel che oggi si meraviglia ma che è stata una delle principali responsabili, con Renzi, di questa tragedia». Di un governo «inadeguato», «colpevole», «debole e con poca visione» parla anche la deputata azzurra Matiastella Gelmini.
Scotto (Si): «Reato inefficace, va abolito»
Il capogruppo di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, replica lapidario: «Il reato di immigrazione clandestina è sbagliato e inefficace. Va abolito. La Lega la smetta di strepitare, Alfano ascolti parole di Roberti».
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