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Caso Quarto, pressing sul sindaco. Il M5S risponde al Pd con un flash…

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dopo l’inchiesta della procura di napoli

Caso Quarto, pressing sul sindaco. Il M5S risponde al Pd con un flash mob per la legalità

Cresce il pressing su Rosa Capuozzo, sindaco M5S del Comune di Quarto, nel napoletano, dopo l’inchiesta della procura di Napoli per voto di scambio e presunto condizionamento della camorra sulle amministrative vinte dai grillini. Il Movimento reagisce e programma per domani un flash mob per la legalità nel piazzale antistante il Consiglio comunale, risposta esplicita al presidio organizzato ieri dal Pd.

Saviano: «Il sindaco deve dimettersi»
A chiedere le dimissioni di Capuozzo, oltre alle opposizioni (a cominciare dal Partito democratico), è sceso in campo oggi lo scrittore Roberto Saviano. Che in un tweet scrive: «Il sindaco di Quarto deve dimettersi. Se non lo fa il #M5S aggiungerà una blackstar al suo simbolo».

La risposta del M5S
“Rispettiamo l'opinione di Saviano, tanto che fin dall'inizio le dimissioni non sono state scartate come ipotesi nonostante siamo parte lesa e abbiamo cacciato via il consigliere indagato prima ancora che lo fosse”. Lo dichiara il vicecapogruppo M5S alla Camera, Michele Dell'Orco che aggiunge: “Non prendiamo certo lezioni da Pd e suoi oltre 60 fra indagati e condannati”.

Ieri il presidio Pd contro l’amministrazione
La presa di posizione dell’autore di Gomorra arriva all’indomani della seconda “difesa” di Capuozzo e del M5S apparsa sul blog di Beppe Grillo, secondo cui «i voti della mafia ci fanno schifo» e i Cinque Stelle hanno sempre chiuso la porta a qualunque tentativo di pressione della camorra, e della bagarre in Consiglio comunale, dove la stessa Capuozzo - sotto attacco da parte del Pd che ne chiede le dimissioni - è scoppiata in lacrime.

Domani flash mob per la legalità targato M5S
Il Movimento non sta a guardare. Domani alle 17, in risposta al presidio promosso ieri dai dem, è in programma un flash mob per la legalità nel piazzale antistante il Consiglio. «Contro la camorra - ha spiegato Capuozzo - non deve esistere colore politico, ci dovete sostenere tutti perché se la questione è la lotta per la legalità allora dobbiamo essere tutti uniti». Sul blog di Grillo oggi è invece pubblicato un post firmato dal giornalista Franco Bechis secondo cui sono 83 gli esponenti del Pd «indagati in un anno». Dunque, «non da quelle labbra è accettabile l’indegno can can che si sta facendo su un esponente del M5s di un piccolo comune del napoletano. Vicenda del tutto minore rispetto al 99,99% dei casi in cui è stato coinvolto un esponente Pd».

De Luca: «Per i grillini finito tempo dell’infantilismo»
Su Facebook il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha invitato Grillo e Saviano a un confronto pubblico «sui temi della trasparenza e della correttezza amministrativa». Non senza qualche frecciata polemica per l’uno e per l’altro. «Occorre per i grillini parlare chiaro», ha scritto De Luca. «Per gli amici del Movimento Cinque Stelle il tempo del propagandismo e dell'infantilismo è finito. Facciamo le persone serie! Risolviamo le questioni». Quanto a Saviano, l’invito è accompagnato da un’ipotetica: «Qualora fosse libero dai salotti televisivi».

De Magistris: «Capire è interesse di tutti»
Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è intervenuto sulla vicenda: «È interesse di tutti capire che cosa è accaduto a Quarto e i 5 Stelle sbagliano quando si ergono a paladini esclusivi della moralità pubblica perché lo possono fare solo le persone che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere stati punti di riferimento».

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