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il caso dei due fucilieri di marina

Marò, il presidente della commissione Difesa del Senato: «Latorre non tornerà in India»

«Massimiliano Latorre non tornerà in India e, anzi, si stanno approfondendo le possibilità per chiedere che anche Salvatore Girone rientri in Italia». Parola di Nicola Latorre, senatore Pd e presidente della commissione Difesa del Senato, interpellato a margine di un convegno promosso dal Centro studi internazionali.

Venerdì scade il permesso di Latorre
Il governo ancora non si è espresso pubblicamente, ma è noto che questi sono giorni cruciali per i due marò arrestati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio 2012: venerdì scade il permesso di curarsi a casa concesso da Delhi per motivi di salute a Massimiliano Latorre, dopo l’ictus che lo ha colpito nel 2014. E domani torna a riunirsi la Corte suprema indiana proprio sulla scadenza del permesso.

Domani la Corte suprema indiana si riunisce
La scadenza riaccende preoccupazioni e polemiche. Ieri il capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa alla Camera, Elio Vito, ha scritto al presidente Garofani chiedendo che un rappresentante del governo, preferibilmente la ministra Roberta Pinotti, comunichi le decisioni dell’esecutivo: «È inaccettabile e improponibile anche solo ipotizzare che Latorre possa tornare in India». L’udienza della Corte suprema era stata fissata lo scorso agosto, all’indomani della sentenza del Tribunale del diritto del mare di Amburgo (Itlos) che impose alle parti di sospendere qualsiasi tipo di giurisdizione sul caso, nell’attesa dell’esito della procedura arbitrale ormai avviata presso la Corte permanente di arbitrato dell’Aja. In quell’occasione, il 26 agosto, la Corte sospese tutti i procedimenti giudiziari sui marò e fissò la seduta di dopodomani per fare il punto della situazione.

Attesa per segnali di distensione da Delhi
Resta da vedere ora se la Corte Suprema di New Delhi, sentito anche il parere del governo indiano, continuerà ad attenersi alla sentenza dell’Itlos, decidendo quindi di congelare la situazione di Latorre fino alla fine dell’arbitrato. Se così fosse, sarebbe un segnale politico da parte indiana che potrebbe favorire una distensione anche in relazione ad altri dossier internazionali, come il riavvio dei negoziati con l’Ue (il 18 si incontreranno a Delhi i rappresentanti di India e Bruxelles dopo anni di stop) o l’adesione di Delhi al Missile Technology Control Regime (Mtcr), su cui l’Italia ha di recente posto il veto.

Le richieste per il rientro di Girone
Resta intanto a Delhi Salvatore Girone, confinato dalle autorità indiane nell’ambasciata italiana. Per lui, il governo italiano ha già avanzato nelle scorse settimane la richiesta di «misure urgenti» al Tribunale arbitrale per farlo rientrare in Italia per tutta la durata della procedura che dovrà decidere sulla giurisdizione dell’intera vicenda.

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