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Quarto, il sindaco perquisito ma resiste

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il comune in bilico

Quarto, il sindaco perquisito ma resiste

«Il sindaco è serena, non si dimetterà»: nel tardo pomeriggio di ieri l’avvocato Stefano Paparella, legale della prima cittadina di Quarto Rosa Capuozzo, colui che la assiste durante tutta la giornata quando è in corso la perquisizione al Comune e nella sua abitazione, rompe il silenzio. E subito precisa: «Noi rimaniamo parte lesa nella vicenda».

L’avvocato pone così fine alla lunga attesa di una decisione sulle eventuali dimissioni innescata dal post di Grillo dell’altra sera che invitava il primo cittadino campano a lasciare la sua poltrona per essere finita al centro di un’incresciosa inchiesta giudiziaria.

La magistratura indaga sul presunto voto influenzato da contatti con esponenti della malavita organizzata quartese e su una vicenda di ricatti, a danno del sindaco, fatti da un consigliere comunale, anch’egli del Movimento 5 Stelle: vicenda che ha già provocato le dimissioni di un consigliere e due assessori. Capuozzo, che non è indagata, sostiene di essere parte lesa. Ma Grillo la invita a dimettersi anche per non aver denunciato i fatti.

Mentre in un primo momento la sindaca aveva ricevuto l’appoggio di Luigi Di Maio e soprattutto di Roberto Fico, ora anche loro si allineano alla posizione di Grillo.

Ma a Quarto le cose vanno diversamente. I consiglieri di maggioranza fanno quadrato intorno alla sindaca e non vedono di buon occhio la posizione dei vertici M5S. «Quarto non è camorralandia, qui c’è gente che la mattina si alza e va a lavorare – dice il consigliere comunale Giorgio Fontana – noi non ci stiamo a passare per delinquenti, noi la camorra la combattiamo senza scorte e protezione».

Negli uffici del Comune, dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio, i militari acquisiscono documenti ed effettuano backup dei pc. La conferenza dei capigruppo – presenti tutti i gruppi tranne il misto – manifesta la volontà, ad eccezione di un consigliere, che la sindaca resti al suo posto. Il niet di ieri di Casaleggio e di Grillo non è piaciuto ai 15 (su 24) consiglieri grillini.

Rosa Capuozzo resta arroccata in comune. Chiede tempo per raccogliere le idee e prendere una decisione. E le viene concesso. Mentre anche da Bacoli il collega Josi Gerardo Della Ragione le manifesta solidarietà su Facebook: «Essere sindaci significa lavorare ogni giorno per la propria città: ed è quindi al popolo che bisogna dare conto – scrive Della Ragione –. Per questo governare è un dovere e non solo un diritto».

Il Pd affila le armi. «Le tumultuose vicende che stanno interessando l’Amministrazione della cittadina flegrea preludono al calare del sipario su un’esperienza che ha presto mostrato tutti i suoi limiti. Riteniamo che quanto accade a Quarto sia frutto di una totale inadeguatezza politico-amministrativa di una compagine e di un gruppo dirigente che ha dimostrato nei fatti di non poter reggere la prova del governo», si legge in una nota della segreteria del Pd metropolitano di Napoli guidato da Venanzio Carpentieri e del segretario del Pd di Quarto, Antonio Iovine. Mentre da Napoli il sindaco Luigi De Magistris invita Rosa Capuozzo a non dimettersi se «non ha nulla da nascondere».

Più duro il commento di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Fi, e Paolo Russo, deputato di Fi e coordinatore azzurro della città metropolitana di Napoli: «Chiediamo la commissione di accesso, affinché il ministero dell’Interno possa verificare in modo strutturale e accurato se ci sono elementi per lo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. Chiediamo infine che sulla vicenda accenda un faro la Commissione Antimafia e la sua presidente Rosy Bindi». Oggi un flash mob di “Noi con Salvini Napoli” per sostenere la necessità di procedere a nuove elezioni.