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Banche, Cantone: «Entro fine mese il decreto sui rimborsi ai…

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i salvataggi degli istituti di credito

Banche, Cantone: «Entro fine mese il decreto sui rimborsi ai risparmiatori»

«Il lavoro procede molto bene, sono molto soddisfatto. Noi lavoriamo per avere il decreto entro fine mese, poi si vedrà». Così il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, lasciando Palazzo Chigi, ha risposto sul provvedimento per i rimborsi agli obbligazionisti subordinati delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti) salvate dal decreto del governo. «Il Mef sta lavorando - ha spiegato Cantone - sulla parte dei criteri dei rimborsi, noi ci concentriamo su come organizzare gli arbitrati e io sono molto contento su come il lavoro sta procedendo».

I due decreti attesi
Prima della liquidazione degli indennizzi sono necessari due decreti: uno sui requisiti per accedere ai rimborsi e l'altro per definire la procedura e i meccanismi dell'arbitrato. Sulle regole il Tesoro è al lavoro, insieme al ministero della Giustizia, già da prima di Natale. Un lavoro delicato e complesso e che avrà come linea guida un intervento in difesa di chi è stato truffato o raggirato. Con il decreto dovrebbero essere indicate anche le quote dei rimborsi, con una attenzione particolare ai piccoli investitori, e al momento non si esclude che i ristori possano anche essere pieni per alcune categorie più “deboli”, come i risparmiatori con bassa attitudine al rischio e che magari hanno investito in questi strumenti buona parte del loro patrimonio (almeno il 30-50%). Il decreto potrebbe stabilire - come anticipato ieri anche dal Sole 24 Ore - che se si dovessero generare plusvalenze consistenti dalla vendita dei crediti deteriorati delle quattro banche fallite queste possano essere utilizzate in favore di azionisti e obbligazionisti subordinati.

Il 26 gennaio al Senato mozione sfiducia governo, unioni civili slittano al 28
Intanto la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama ha stabilito che la mozione di sfiducia al governo presentata dal centrodestra (Lega, FI e FdI) sulla vicenda banche sarà discussa e votata dall'Aula del Senato il 26 gennaio. La data stabilita per la mozione di sfiducia fa sì che slitti di due giorni l'approdo in Aula del ddl sulle unioni civili, inizialmente previsto proprio per il 26 e ora spostato al 28 gennaio.

I risparmiatori coinvolti nel crac
A disposizione per gli indennizzi ci sono i 100 milioni del Fondo di solidarietà (alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi) istituito dal governo in favore di chi ha investito in obbligazioni subordinate delle 4 banche in default. Tra i clienti retail delle 4 banche (che sono 10.559, per un controvalore di 329 milioni) i casi più “esposti” sono 1.010. Si tratta di persone che hanno un patrimonio finanziario presso la propria banca inferiore a 100 mila euro e posseggono bond subordinati in misura superiore al 50% del patrimonio. È il gruppo più vulnerabile e il controvalore di queste obbligazioni subordinate è di 27,4 milioni. Ma ci sono anche i casi di «media esposizione»: in tutto 1.484. Il gruppo è composto da persone che hanno un patrimonio inferiore a 100mila euro, ma per i quali le obbligazioni subordinate rappresentano una quota compresa fra il 30 e il 50% del patrimonio. Il controvalore, per questi ultimi, è pari a 93,4 milioni. La categoria più folta (8.065 casi, per complessivi 208,4 milioni) è rappresentata da coloro che hanno presso la banca un patrimonio finanziario superiore ai 100mila euro e detengono una quota del patrimonio inferiore o uguale al 30% in obbligazioni subordinate.

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