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Unioni civili, cattolici Pd contro adozioni. Vertici dem:…

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il ddl cirinnÀ

Unioni civili, è scontro aperto nel Pd: offensiva dei cattolici sulle adozioni

I mal di pancia sulle unioni civili all’interno del Pd ci sono eccome. Oggi 37 deputati deputati dem di area cattolica e qualche laico hanno presentato il proprio documento sul disegno di legge Cirinnà, in stand-by al Senato. Una chiara presa di posizione per chiedere di «non lacerare il Paese, di guardare lontano e soprattutto di stralciare la norma sulla stepchild adoption», quella che nelle coppie dello stesso sesso consentirebbe di adottare il figlio naturale del partner o «sostituirla con soluzioni normative che, nel garantire la piena tutela ai diritti dei minori, evitino di legittimare o incentivare comportamenti gravemente antigiuridici». «Senza una mediazione il rischio è, con il voto segreto, il naufragio della legge al Senato», sottolinea Alfredo Bazoli, tra i firmatari del documento. E al Senato i cattolici dem hanno presentato un emendamento per l’affido rafforzato al posto della “stepchild adoption”. Una soluzione definita «non percorribile» dai vertici dem.

Emendamento “Cattodem” al Senato su affido rafforzato
A palazzo Madama, dove il testo è atteso in Aula il 28 gennaio, i “Cattodem” hanno presentato un emendamento che prevede «l’affidamento personale del minore alla parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell'altra parte dell'unione civile e il genitore biologico estraneo all’unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale». Questo il testo della proposta di modifica al ddl Cirinnà.

Alfano: il tema delle adozioni resti fuori

«La cosa che non capisco e non condivido è perché questo giusto riconoscimento di diritti di singoli soggetti in coppie anche dello stesso sesso poi sia finito per diventare un ragionamento tutto fondato su che cosa? L’adottabilità dei figli. Per me la cosa migliore è che il tema delle adozioni resti fuori». Cosi interviene Angelino Alfano, ministro dell'Interno del Governo Renzi, in un intervista a Storiacce di Raffaella Calandra su Radio 24. Quindi Ncd si oppone? Chiede la conduttrice e il ministro Alfano risponde: «Se il disegno di legge Cirinnà resta una sorta di fotocopia del matrimonio noi non possiamo votare sì, noi diciamo di sì a nuovi diritti e più forti diritti per le coppie, diciamo di no alla equiparazione tra unioni civili e matrimonio, diciamo di no all'adozione dei bambini da parte di persone dello stesso sesso perché ogni bambino ha diritto ad avere un papà e una mamma».

Fonti Pd: affido rafforzato non percorribile
Ma l’idea di ricorrere al cosiddetto affido rafforzato è bocciata dai vertici dem: sarebbe uno strumento normativo dalla dubbia costituzionalità. Meglio procedere per piccole correzioni: come prevedere l'adozione solo per i figli nati prima della registrazione della coppia o prevedere l'adozione solo per i figli nati da precedenti relazioni e un periodo pre-adottivo “di prova” al termine del quale un giudice deciderà se la coppia presenta le condizioni per adottare definitivamente il minore. La discussione è stata accesa nella riunione odierna della “bicameralina” del Pd che sta cercando una mediazione sui punti ancora in discussione del testo delle unioni civili. In tutti, sostenitori della prima stesura del testo Cirinnà e fautori dello `stralcio´ della parte riguardante le stepchild adoption, sembra però farsi largo la consapevolezza che sia ormai troppo tardi per pensare ad una riapertura della discussione che possa fare tornare il testo in Commissione al Senato. Quello che si può fare e che probabilmente si farà, riferisce una fonte dem, è mantenere il testo Cirinnà come cornice e “arricchirlo” con alcuni paletti nei passaggi più controversi. Stepchild adoption, appunto, e convivenze di fatto.

Guerini: in Aula testo Cirinnà, poi si discute
Lo stato maggiore dem non ha intenzione di ulteriori mediazioni. «Non c’è il relatore, quindi...». Quindi la proposta di legge sulle unioni civili che arriverà in Aula a Montecitorio sarà quella contenuta nel testo Cirinnà, compreso il tanto contestato istituto delle stepchild adoption, che oggi i cattolici Dem hanno chiesto di stralciare. Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha risposto così a chi lo interpellava sul futuro della proposta di legge. a Campana, che presiede il gruppo di lavoro, ogni decisione spetterà poi ai gruppi parlamentari.

Campana: no a stralcio stepchild adoption
Anche Micaela Campana, responsabile Diritti della segreteria Pd, ha respinto al mittente la proposta del gruppo di parlamentari cattolici Dem di stralciare la cosiddetta “stepchild adoption” dal testo sulle unioni civili. «Il dialogo è importante, giusto, sacrosanto: l'abbiamo sempre voluto e continuiamo a cercarlo fino alla fine. Ma l'asticella dei diritti sociali e civili della legge non può scendere, il testo non si può fare a pezzetti - ha detto Campana - perché non si può abbassare l'asticella sui diritti dei bambini»

Gay.it pubblica nomi, foto e recapiti
A compattare il Pd è paradossalmente un altro incidente di percorso. Il sito gay.it ha pubblicato la lista di 31 senatori democratici contrari alla stepchild adoption, con tanto di foto e recapiti al grido “Contatta il tuo senatore malpancista, contrario alla stepchild”, invitando a mandare mail o a scrivere sui social.

Il Pd: «Inqualificabile metodo squadrista»
Di «inqualificabile metodo squadrista» parlano i senatori Mauro Del Barba, Stefano Collina, Emma Fattorini e Giancarlo Sangalli, accusando il sito di «esporre liste di proscrizione con tanto di foto segnaletiche» e di tentare un sabotaggio della legge. Stessa reazione da Vincenzo Cuomo, Nicoletta Favero e dalla Zuanna. «Un’iniziativa grave, illiberale, che punta a dividere il Pd», commenta il renzianissimo Andrea Marcucci.

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