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Al via la corsa di Bassolino a Napoli, è la prima nel centrosinistra

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Le prossime AMMINISTRATIVE

Al via la corsa di Bassolino a Napoli, è la prima nel centrosinistra

Raccolte le adesioni e con la firma sull’accettazione della candidatura Antonio Bassolino è entrato da oggi formalmente nella contesa interna al centrosinistra per le elezioni amministrative di primavera. Ma per sapere chi si troverà ad affrontare alle primarie per Napoli l’ex governatore serve ancora tempo, così come in parte delle grandi città al voto.

L’incognita Marino a Roma, dove corre Giachetti
Dopo la notizia della candidatura di Roberto Giachetti nella Capitale molti degli interrogativi sono puntati sulle reali intenzioni di Ignazio Marino. Dal segretario romano di Sel Paolo Cento viene smentito lo scenario di una collaborazione già avviata con l’ex sindaco in vista di una sua possibile corsa al Campidoglio, con il sostegno della sinistra. «Al momento è una ipotesi che non esiste perché non dipende dalle scelte di Sel ma da quelle di Marino. Ma soprattutto Sel ha un suo candidato, che abbiamo messo in campo e sosteniamo e si chiama Stefano Fassina. Una candidatura su cui ieri abbiamo fatto venti incontri nei municipi, a cui hanno partecipato più di mille persone, e grazie a cui nella città si è aperto un dibattito vero su cos’è il centrosinistra». Anche se solo alle battute iniziali gli scambi velenosi sono partiti tra chi ha rotto gli indugi. E da quella parte è proprio la sostanza del progetto e i confini dello schieramento a far registrare i primi contrasti. Roberto Giachetti candidato alle primarie per sindaco di Roma? «Mi piacerebbe conoscere il programma del Pd su Roma, perché finora Giachetti mi è sembrato più che altro un ultrà renziano. Per partecipare alle primarie, infatti, bisogna condividere almeno l’impianto del Pd» è la notazione polemica del leader di Sinistra Italiana in lizza per la Capitale Stefano Fassina. Sul versante politico opposto, secondo indiscrezioni potrebbe essere fissata attorno alla fine di febbraio la data della probabile partenza della campagna elettorale per riconquistare la città (ed è «impensabile presentarsi senza il candidato unitario»): la scelta di Giachetti ha infatti imposto un’accelerazione anche ai rivali. Il tavolo nazionale del centrodestra è al lavoro e i tre leader si vedranno nuovamente al ritorno di Giorgia Meloni dalla Francia dove incontrerà Marine Le Pen.

Il 20 gennaio al Teatro Dal Verme i 4 candidati di Milano
A Milano per i quattro candidati alle primarie - Francesca Balzani, Beppe Sala, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta - si avvicina il momento pubblico del 20 gennaio al Teatro Dal Verme. Dal centrodestra partono intanto bordate per una foto, in giro nelle ultime ore, di Sala ripreso al lavoro nella sede di Expo. «E se Sala si fosse candidato con il centrodestra sfruttando il ruolo di commissario Expo? Apriti cielo! Sai che bufera di polemiche? #Salabluff», scrive la coordinatrice per la Lombardia di Forza Italia su Twitter. Corrado Passera, candidato sindaco di Milano con Italia Unica, è altrettanto duro. «Il commissario unico e amministratore delegato di Expo 2015 nonché candidato del Pd e di Renzi alle primarie della sinistra è senza vergogna e questo episodio è la prova del suo grave conflitto di interessi generato dal triplice ruolo». Il centrodestra non uscirà allo scoperto con un nome prima di qualche settimana, forse proprio fino alle primarie del centrosinistra che il 6-7 febbraio stabiliranno il potenziale successore di Giuliano Pisapia.Berlusconi stesso ha chiarito ieri che l’orientamento degli alleati, Lega e Fratelli d’Italia, è di «aspettare»la scelta dell’avversario.

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