«Una volta terminato questo lavoro su tutto il patrimonio del Comune forse arriveremo a proiezioni ben superiori» a una perdita di 100 milioni l’anno per le casse del Campidoglio a causa degli affitti delle case del Comune a prezzi stracciati. Così il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca in un’intervista a Raiuno. Il controllo «dobbiamo svolgerlo in tempi rapidissimi e con la tecnologia più avanzata», ha detto Tronca, spiegando che «io e il mio staff, quando siamo arrivati, siamo rimasti stupiti dal fatto che non ci fosse un censimento completo: francamente è un’anomalia per un’amministrazione e qualche dubbio te lo fa anche nascere».
«Questa volta andremo fino in fondo»
«Il problema è di metodo e etica, per quanto riguarda l’etica noi questa volta dobbiamo andare fino in fondo, perché lo dobbiamo ai romani ma anche ai dipendenti dell’amministrazione: dobbiamo far vedere che certe cose si possono fare se si vogliono fare. Poi è un problema di metodo, come farle? Oggi abbiamo strumenti che non avevamo anni fa. Stiamo lavorando incrociando le banche dati, un sistema che deve essere implementato, magari con una piattaforma informatica dedicata». Il commissario straordinario annuncia i prossimi passi. «Abbiamo deciso di cominciare con una squadra ad occuparci di questo. Questa squadra si è raddoppiata ora probabilmente si triplicherà, perché dobbiamo individuare questi immobili vedremo tutti i municipi senza fermarci. I 574 casi riguardano il municipio I, ora partiranno delle squadre che faranno accertamenti su pratiche delle singole locazioni, verifiche sul campo e poi vedremo di capire quali sono le reali dimensioni del fenomeno. Non sta a me accertare le responsabilità finali: dove rileverò situazione di anomalia, sarà la magistratura ordinaria e contabile a valutare caso per caso».
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