Italia

Scontro Salvini-giudici, vertici Cassazione: attacchi pericolosi…

  • Abbonati
  • Accedi
giustizia

Scontro Salvini-giudici, vertici Cassazione: attacchi pericolosi per democrazia

Attacchi «pericolosi per la democrazia e la collaborazione tra poteri dello Stato». Sdegno per le parole del leader della Lega Salvini, che aveva definito la magistratura italiana una «schifezza», è stato espresso dal primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, e dal pg Pasquale Ciccolo, nel corso del Plenum del Csm. «Delegittimare un potere dello Stato con parole offensive e denigratorie fa molto male alla democrazia», ha detto Canzio, «esprimendo amarezza per le frasi pesantemente offensive».

Legnini: non serve nuova stagione scontro con politica
Netta la presa di posizione anche del vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini al plenum, in risposta all'attacco del leader della Lega Salvini : «Non abbiamo bisogno di una nuova stagione di scontro tra politica e magistratura. La tutela dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura è un dovere costituzionale del Csm - ha aggiunto - per questo abbiamo il dovere di stigmatizzare quelle gravi e offensive espressioni nei confronti della magistratura».

Salvini a vertici Cassazione: io pericolo democrazia? “Sti...”
Ma Salvini ha replicato alzando il tiro: «Per il primo presidente della Cassazione, il signor Giovanni Canzio, e per il procuratore generale, il signor Pasquale Piccolo, Matteo Salvini è un 'pericolo per la democrazia'. Sticazzi, sono un pericolo per democrazia», ha scritto sulla propria pagina Facebook lo stesso leader della Lega in replica alle parole di sdegno pronunciate stamane dai vertici della Cassazione nel corso del Plenum del Csm. Salvini si chiede quindi se debba ritenersi un pericolo «solo perché ritengo che la 'giustizia' italiana faccia schifo? Se qualche giudice lavorasse di più e parlasse di meno, forse gli italiani avrebbero più fiducia in questa magistratura. Sfido a un confronto pubblico i due signori». E conclude: «Forse i pericolosi sono altri».


© Riproduzione riservata