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Libia, Gentiloni: uso base Sigonella non è preludio a un…

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dopo le rivelazioni del wsj

Libia, Gentiloni: uso base Sigonella non è preludio a un intervento, valutazione caso per caso

La possibilità che le basi italiane vengano utilizzate per operazioni antiterrorismo «non è preludio a un intervento militare». Lo ha detto il ministro degli esteri Paolo Gentiloni oggi a Istanbul, rispondendo in merito alle rivelazioni del Wall Street Journal, che l’Italia avrebbe autorizzato il decollo di droni americani per operazioni di difesa in Libia. Gentiloni ha precisato che «l'utilizzo della base di Sigonella non richiede una specifica comunicazione al parlamento, ma sarà il ministero della difesa a valutare» caso per caso.

Gentiloni: utilizzo basi “non è preludio a intervento
Il ministro ha aggiunto che l'autorizzazione concessa all’uso in particolare della base di Sigonella rappresenta «la conferma di una collaborazione tra Italia e gli Usa, caso per caso, ed è una collaborazione finalizzata a operazioni di difesa», non di attacco. «Oltretutto non credo che questa autorizzazione sia specificamente finalizzata alla Libia ma ad operazioni antiterrorismo in generale», ha concluso Gentiloni. Fonti della Difesa hanno confermato che si tratta di un accordo complessivo che riguarda la protezione e la sicurezza di personale impegnato nella lotta contro l'Isis in generale, e non legato specificatamente alla Libia. Secondo quanto riportato dal Wsj, ad ogni modo, la decisione sarebbe vincolata al fatto che i droni siano usati «solo a scopo di difesa, per proteggere le operazioni delle forze speciali Usa in Libia».

Renzi: utilizzo base Sigonella caso per caso
Anche il premier Matteo Renzi, stamattina a Rtl 102.5 ha confermato che le autorizzazioni per l'utilizzo della base di Sigonella per la partenza dei droni anti terrorismo «sono caso per caso». «Si tratta di fare iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell'Isis - ha detto il premier - siamo in piena sintonia con i nostri partner internazionali». E ha aggiunto: «La priorità è la risposta diplomatica ma se abbiamo prove evidenti che si stanno preparando attentati l'Italia fa la sua parte».

La rivelazione del Wsj
È stato il Wall Street Journal a rivelare che il governo italiano avrebbe dato il via libera alla partenza di droni americani armati da una base nel suo territorio per operazioni militari contro l'Isis in Libia e in Africa del Nord. Lo ha fatto parlando di “svolta” dopo oltre un anno di negoziazioni. Il semaforo verde sarebbe arrivato un mese fa. Dal 2011 gli Stati Uniti stavano cercando di convincere il governo italiano a dare al proprio esercito la possibilità di far decollare droni dalla base di Sigonella, in Sicilia, anche per azioni di attacco, come quella condotta venerdì scorso contro un campo di addestramento del gruppo dello Stato islamico in Libia. Fino al mese scorso i droni in partenza da Sigonella venivano usati solo per compiti di sorveglianza.

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