«Il governo crede nel rispetto delle regole. Condividiamo la linea della Commissione Ue sulla flessibilità. Useremo la flessibilità concessa. Ma la flessibilità non va messa in discussione» perché «chi si affida a politiche di austerity commette un errore». Così Matteo Renzi in conferenza stampa dopo l'incontro a palazzo Chigi con il presidente della Copmmissione Ue Jean Claude Juncker, che ha parlato di «un'ampia identità di vedute» e ha evocato a sua volta «più punti di incontro che parziali disaccordi». Non solo. Juncker ha definito «un modello» la politica dell’Italia sui migranti. E ha aggiunto che «anche in ambito finanziario i punti di vista del governo italiano e della commissione Ue non sono tanto lontani». Sicché «è possibile lanciare un ponte tra due posizioni che non sono antinomiche». A seguire l’incontro al Quirinale tra Juncker e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Renzi: useremo flessibilità che ci verrà con concessa
È durato oltre un’ora e mezzo il colloquio a palazzo Chigi tra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al centro del colloquio i principali nodi dell'Unione Europea, dalla crescita all'immigrazione. «Felice di vedere il mio amico Matteo Renzi durante la mia visita in Italia» ha twittato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, aggiungendo: «Prepariamo il vertice del 7 marzo. Insieme per un'Europa più forte». «L'Italia sta facendo più che i compiti a casa, sta dando dimostrazione di concretezza. Useremo la flessibilità concessa. Ma la flessibilità non va messa in discussione» perché «chi si affida a politiche di austerity sbaglia» ha spiegato Renzi, che ha aggiunto: «Io sottoscrivo quanto detto da Juncker: l'austerità è stupida». Poi ha assicurato: «Vogliamo ridurre il debito pubblico». Ma anche aggiunto, citando l’ex sindaco di Firenze La Pira: «A che serve pareggio in bilancio se non è in pareggio la vita?». Renzi non ha nascosto infine che, «come è normale nella dialettica, abbiamo avuto elementi di visione diversa sulle banche e sulle polemiche per gli aiuti di stato».
Juncker a Renzi: su questioni finanza punti di vista non lontani
L'Italia «è una grande paese, fondatore dell'Europa, quando si dice Roma si dice Europa» e viceversa: «c'è un'ampia identità di vedute, più punti di incontro che parziali disaccordi, a volte maldestri» ha esordito il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, riconoscendo sui migranti una «condotta esemplare» all’Italia, definita un «modello». Anche in ambito finanziario «i punti di vista del governo italiano e della commissione Ue non sono tanto lontani. È possibile perciò lanciare un ponte tra due posizioni che non sono antinomiche». Juncker ha assicurato che la Commissione Ue applicherà con saggezza» le regole del Patto di stabilità» e non spingerà per una «austerità stupida e cieca». «Nel gennaio 2015 la Commissione ha introdotto elementi di flessibilità che l'Italia giustamente utilizza» ha riconosciuto Juncker, che ha definito «di livello» il “position paper” presentato recentemente dal governo italiano a Bruxelles .
«D’accordo con Renzi per prolungare piano Ue investimenti»
«L'Italia è un grande beneficiario del piano per gli investimenti ed il primo animatore del piano. E noi, io e Matteo, vorremo fosse prolungato oltre i 3 anni» ha aggiunto il presidente della Commissione Ue. Poco prima, Renzi aveva auspicato il prolungamento del piano degli investimenti da 315 mld avanzato dalla Commissione Ue.
Renzi: riduzione record procedure infrazione Italia
All’inizio della conferenza stampa Renzi ha ricordato a Juncker che l'Italia è al record storico di infrazioni in senso di riduzione delle procedure. Siamo passati da 199 procedure di infrazione quando siamo andati al governo alle 83 di oggi». «È certamente una performance - ha riconosciutoJuncker - perché da ex premier conosco la difficoltà del compito».
«Non tutti fanno loro parte in Ue sui migranti»
Sulla questione migranti Renzi ha rivendicato: «Abbiamo fatto nostra parte sugi hotspot, ma gli altri Paesi non hanno fatto la loro su rimpatri e rilocation. Spero ci possa esser eun impegno comune sui rimpatri e sulla rilocation» ha aggiunto Renzi, con l'augurio che il presidente dlela Commissione Europea possa vincere la battaglia «con quei capi di stato e di governo che hanno dimostrato fino a qui meno sensibilità verso questi temi», perché «o si è solidali sempre o non si è solidali mai». E ha concluso: «Auspico che nei prossimi incontri vi sia una forte iniziativa europea».
Grasso e Boldrini ricevono Juncker: colloquio su migrazioni e Brexit
In precedenza il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker era stato ricevuto dal presidente del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini. Al centro del colloquio con Grasso l'Agenda Europea sulla Migrazione, la governance economica europea e le prospettive del referendum nel Regno Unito sull'appartenenza all'Unione Europea, il cosiddetto Brexit. Non si è parlato di Libia nemmeno nell'incontro con Boldrini, che hanno soprattutto affrontato i temi dei migranti e della Brexit.
Juncker da Napolitano per oltre 45 minuti
È durato più di 45 minuti il colloquio riservato a Palazzo Madama tra il Presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker, e il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Napolitano e Juncker non hanno concesso ai media neppure la “foto opportunity”. Sul suo incontro con Napolitano a Palazzo Giustiniani, Juncker ha twittato due foto e ha scritto: «Con il mio caro amico Napolitano. Sempre vivo il suo grande spirito europeo». Napolitano, al termine del colloquio, ha dichiarato che «l'incontro è stato estremamente amichevole, e ha consentito di puntualizzare insieme il quadro delle sfide che l'Unione Europea, e in particolare la Commissione presieduta da Juncker, sta in questo momento fronteggiando».
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