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Banca Etruria: sanzioni Bankitalia da 2,2 milioni ai componenti degli ultimi cda

Bankitalia ha inflitto sanzioni pecuniarie per 2,2 milioni di euro ai componenti degli ultimi consigli di amministrazione di banca Etruria. Le sanzioni, secondo quanto riportato in una nota dalla Banca d’Italia, sono state decise il 1° marzo 2016 dal Direttorio di via Nazionale e riguardano 27 tra esponenti ed ex esponenti (amministratori, sindaci, direttore generale) della vecchia Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio (Bpel), ora in liquidazione.

Dopo le prime multe, per due milioni e mezzo di euro, risalenti al periodo precedente al 2014, Bankitalia aveva annunciato l'avvio di un secondo procedimento. Le sanzioni giungono a conclusione di una lunga e articolata procedura iniziata nel maggio del 2015, a seguito degli esiti dell'accertamento ispettivo condotto presso Banca Etruria fra il novembre 2014 e il febbraio 2015. Gli esiti, particolarmente negativi (il giudizio numerico riassuntivo fu 6, in una scala di crescente negatività da 1 a 6), condussero la Banca d'Italia a proporre al Ministro dell'Economia e delle Finanze di sottoporre la Banca ad amministrazione straordinaria, disposta il 10 febbraio 2015. Gli ispettori di Bankitalia avevano accertato numerose irregolarità tutte poi contestate in aprile, alle quali a luglio gli interessati avevano opposto le loro controdeduzioni.

Le sanzioni irrogate ammontano in totale a 2,2 milioni di euro. Ai singoli sono state comminate sanzioni che vanno dai 52.000 ai 130.000 euro a seconda del grado di responsabilità e del periodo di permanenza in carica di ciascuno. Bankitalia spiega che le irregolarità contestate e il dettaglio delle sanzioni saranno pubblicati sul sito della Banca d'Italia appena ultimate le procedure di notifica individuale a ciascun interessato. Tra le accuse, i crediti deteriorati per i quali erano state necessarie ulteriori coperture per 622 milioni, le consulenze per 17 milioni di euro e la mancata fusione con la Popolare di Vicenza.

Bankitalia aggiunge che alcuni dei soggetti colpiti dalle sanzioni «erano già stati raggiunti da sanzioni pecuniarie nel settembre del 2014». E ricorda che «in quella sede furono irrogate sanzioni per un totale di 2,5 milioni di euro» e che il procedimento «era stato aperto nel dicembre 2013 a seguito degli esiti di una precedente ispezione svolta nel corso di quell'anno».

Nella nota Bankitalia aggiunge che anche nel caso delle altre tre banche oggetto del provvedimento di risoluzione della crisi del novembre 2015 erano stati avviati vari procedimenti sanzionatori, gli ultimi dei quali conclusi in aprile 2014 per la Cassa di Risparmio di Ferrara (15 persone per un totale di 1,1 milioni), agosto 2014 per la Banca delle Marche (18 persone per un totale di 4,2 milioni) e luglio 2015 per la Cassa di Risparmio di Chieti (13 persone per un totale di 0,6 milioni).


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