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Primarie, minoranza Pd polemica su affluenza Roma: «Elettori…

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nella capitale vince giachetti, a napoli valente

Primarie, minoranza Pd polemica su affluenza Roma: «Elettori delusi»

Giachetti   Valente (Ansa)
Giachetti Valente (Ansa)

«Guai a sottovalutare i numeri dell'affluenza alle primarie di ieri. Numeri che testimoniano un'inquietudine, un disagio di un pezzo largo dei nostri elettori rispetto alla traiettoria del Pd». Il giorno dopo le primarie di centrosinistra, il leader della minoranza Pd Roberto Speranza utilizza il dato sulla bassa affluenza a Roma per attaccare la linea di Renzi sia nella capitale («Non è stato facile, inoltre, spiegare ai romani come un'esperienza del Pd si sia interrotta dal notaio») che a livello nazionale («C'è un tema che riguarda il futuro del Pd, cosa sta diventando: molti se lo chiedono, sono preoccupati dell'esito e non partecipano alle primarie»). Con una stilettata finale sul «doppio incarico di premier e segretario del Pd» che «non sta funzionando». Un problema tanto più grave perché la mancanza di «un segretario a tempo pieno» per Speranza «riguarda la tenuta stessa del Pd». E la minoranza dem affila così le armi in vista della kermesse a San Martino di Campo (Perugia) del prossimo weekend. Una convention (dal titolo “Energie nuove per l'Italia”) che segnerà l'inizio del cammino verso il congresso Pd con Roberto Speranza probabile candidato alla segreteria.

Le critiche sull’affluenza
A suscitare critiche e perplessità è soprattutto il dato di Roma, dove ha vinto il candidato renziano Roberto Giachetti, ma alle urne si sono recati la metà dei votanti rispetto alle primarie capitoline del 2013 (circa 45 mila elettori rispetto ai 100mila di due anni fa). Tutto il contrario di quanto avvenuto a Napoli, dove ha vinto Valeria Valente, che ha sconfitto per poche centinaia di voti l’ex sindaco Antonio Bassolino. Nel capoluogo campano infatti è stato boom di affluenza: circa 30 mila votanti contro i 16.500 delle scorse primarie.

Fassina: frattura profonda tra Pd e popolo di centrosinistra
«Si è determinata una frattura profonda tra il Pd e larga parte del popolo di centrosinistra che si è manifestata ancora una volta in un crollo nella partecipazione al voto. Ora la sfida è portare quel popolo a credere che un cambiamento è ancora possibile a Roma e in Italia», ha rincarato la dose il candidato sindaco di Sinistra Italiana, Stefano Fassina, che ha aggiunto: «Non siamo la stampella del Pd. Siamo in campo per arrivare al ballottaggio e ci rivolgiamo a quella parte della città che non vota più oltre a quella che non ha votato ieri».

Orfini: a Roma meno voti del 2013, ma sono veri
Lettura che non convince affatto il presidente del Pd e commissario del partito romano, Matteo Orfini, secondo il quale il calo dell'affluenza a Roma è subito spiegabile: «Nel 2013 era andata più gente ai gazebo, ma perché c'erano le truppe cammellate dei capibastone poi arrestati». Il vicesegretario Lorenzo Guerini ha parlato di «risultato straordinario». Quanto all'affluenza, «non è un flop». E dati della partecipazione «sono buoni in tutte le città e non ci sono state contestazioni».

A Roma vince Giachetti, a Napoli Valente batte Bassolino
A Roma ha vinto Roberto Giachetti (Pd), che ha ottenuto 27.968 voti pari al 64,1% dei consensi. Doppiato Roberto Morassut (Pd) con 12.281 voti (28,2%). Nella Capitale si sono recati a votare in 47.317 votanti (ma i voti validi sono stati 43.607 perché ci sono state 2.866 schede bianche e 843 nulle) meno della metà rispetto alle precedenti primarie del 2013. A Napoli, per la corsa Palazzo San Giacomo, ha vinto Valeria Valente, con 13.419 voti, pari al 43,7% dei votanti, che ha incassato 452 voti in più dell’ex sindaco e governatore Antonio Bassolino, fermo a 12.967 voti (42,2%).

Nelle altre città, da registrare la vittoria del sindaco uscente di Trieste, Roberto Cosolini, confermato con 4.447 voti, il 65,02%, mentre lo sfidante, il senatore Francesco Russo, sceso in campo all'ultimo momento, si è fermato al 34,98%, con 2.392 preferenze. A Grosseto ha vinto, con 3.576 voti, Lorenzo Mascagni, avvocato e consigliere comunale, che ha battuto l’attuale vice sindaco Paolo Borghi. A Benevento vittoria per Raffaele Del Vecchio su Cosimo Lepore. Infine a Bolzano l’ex general manager del Municipio Renzo Caramaschi ha prevalso a sorpresa, con uno scarto di poche decine di voti, sui tre candidati “interni” al Pd, Alessandro Huber, Sandro Repetto e Cristina Zannella. Record di affluenza a Benevento, dove ha Raffaele Del Vecchio con il 66% dei voti.

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