Italia

Mutui: Morando, modifiche ragionevoli, il Governo le accoglierà

  • Abbonati
  • Accedi
Il recepimento della direttiva ue

Mutui: Morando, modifiche ragionevoli, il Governo le accoglierà

Le condizioni proposte nel parere al decreto attuativo della direttiva sui mutui «sono ultra ragionevoli» perché chiedono di introdurre «ulteriori vincoli volti a rafforzare» la posizione del mutuatario. Per questo, assicura il viceministro dell'Economia Enrico Morando, il governo è «pronto ad accoglierle». Quanto alle 18 rate di morosità per far scattare la clausola, «si chiede di chiarirlo con norma secondaria, in quel momento vedremo, ma non vedo per quale ragione dire di no alla proposta del Parlamento». A margine dei lavori della commissione Finanze della Camera, che a breve voterà il parere presentato dal relatore, Giovanni Sanga (Pd), Morando ha precisato che si è montata una polemica sul nulla perché «la direttiva, e poi il decreto che la recepisce, prevede un sistema di riequilibrio molto rilevante in favore del mutuatuario», correggendo «l'asimmetria attuale in favore delle banche». La nuova clausola che si applica solo ai nuovi mutui, ha ricordato, dice che «è sufficiente a rimborsare il credito», se invece ci sono eccedenze la banca dovrà restituirle.

Way out Bcc? Governo pronto a discutere

Morando ha poi aggiunto che il Governo «è pronto a discutere qualsiasi ipotesi rivolta a consolidare gli obiettivi» del decreto banche, cioè quelli di «rafforzare il mondo cooperativo. E' possibile che qualche soluzione avanzata dal Parlamento sia migliore di quella prospettata dal governo. Vedremo» ha replicato il viceministro all'Economia rispondendo ai cronisti che gli chiedono di possibili modifiche alla 'way out' per le Bcc, proposte in diversi emendamenti al decreto. «Dobbiamo essere aperti e lo saremo» ha ribadito Morando, spiegando che invece è difficile che vengano accolte le richieste di introdurre in questa sede altre misure per accelerare e rendere meno costose le procedure concorsuali. Le norme, ha ricordato, non sono nel decreto perché si è scelta la via «condivisibile» di intervenire con il ddl delega di riforma complessiva del diritto fallimentare.

Alzare tetto 100 mln per rimborsi? Ora «priorità è emanare dpcm e dm»
Aumentare il fondo da 100 milioni di euro per i rimborsi agli obbligazionisti delle 4 banche in default? «Riterrei prioritario - risponde Morando - che si riuscissero a spendere i 100 milioni che abbiamo stanziato, poi vedremo. Se non fossero sufficienti sarebbe ragionevole intervenire dopo». «Agli amici di Scelta civica», che hanno proposto questo emendamento, «dico che la priorità è emanare il dpcm e il dm. Decidere adesso è in larga misura inutile» ha sottolineato Morando.

Pil: Morando, vera preoccupazione è rischio deflazione
Sui conti pubblici ha aggiunto: «La mia personale preoccupazione riguarda l'inflazione, dato che non è nel nostro controllo. E' questo il rischio più grave che ha di fronte l'Europa, e l'Italia» ha precisato Morando. «E certo, un Paese con un elevato debito di fronte al rischio deflazione deve avere maggiore preoccupazione» insiste il vice ministro dell’Economia. . Interpellato sulle stime Istat sul Pil, osservando che quella dell'Istat «è una stima con un range, non è detto che ci si debba fermare sul dato più basso di quel range». In ogni caso, «siamo davanti a un ritmo di crescita inferiore ma che è ritmo di crescita, non di decrescita». «Un rallentamento c'è, non c'è dubbio - ammette Morando - e anche l'Eurogruppo segnala che ci sono fattori internazionali responsabili di questo rallentamento di un processo che ha comunque davanti il segno più».

© Riproduzione riservata