Italia

Lavazza conquista la francese Carte Noire per 700 milioni di euro

  • Abbonati
  • Accedi
l’acquisizione

Lavazza conquista la francese Carte Noire per 700 milioni di euro

Il gruppo Lavazza annuncia l'acquisizione della francese Carte Noire per 700 milioni di euro, di cui 400 finanziati da quattro banche. L'acquisizione avverrà parte in contanti e parte a debito. Il gruppo torinese, che nel 2015 registrava un giro d'affari di 1,4 miliardi di euro, prevede già per il 2016 - grazie alla crescita interna e al contributo delle nuove società - di raggiungere 1,7 miliardi di euro di fatturato e 2 miliardi entro il 2020.

«L'acquisizione di Carte Noir da parte di Lavazza unisce due aziende che sono simili per storia, per livello di immagine e cultura della qualità - commenta Antonio Baravalle, amministratore delegato della Lavazza -. Allo stesso tempo, la complementarietà dei rispettivi segmenti di consumo, che vede Lavazza tra i marchi leader in Francia nel mercato fuori casa e Carte Noir in quello domestico, apre la strada a grandi potenzialità di sviluppo». Per la storica azienda torinese del caffè la Francia diventa il secondo Paese dopo l'Italia. «Vogliamo continuare a investire nella crescita», spiega ancora Baravalle, che in un incontro con i giornalisti a Parigi ricorda «il profondo rinnovamento dei nostri siti industriali» e «i significativi investimenti in marketing, comunicazione e innovazione». Altrettanto importante «la realizzazione del nuovo centro direzionale a Torino. L'impegno complessivo dell'azienda torinese, conclude, ha superato il miliardo di euro».

Entrando nei dettagli dell’operazione, un pool di 4 banche (Intesa Sp, Bnl-Bnp Paribas, Rabobank e Unicredit) ha finanziato la società per 400 milioni di euro a medio termine. Oggetto dell'acquisizione sono i marchi e le attività di Carte Noire in Europa. L'accordo include anche la licenza di 5 anni del marchio Senseo in Austria. Carte Noire è leader in Francia con una quota del 20 per cento nel mercato retail. «Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione che non esitiamo a definire un matrimonio perfetto e che rende ora più forte l'intero gruppo» ha commentato Giuseppe Lavazza, vicepresidente del gruppo. La Francia è il secondo mercato per Lavazza (con il 20 per cento) che fattura il 55 per cento all'estero e il 45 in Italia. In quel paese ha un polo 500 dipendenti.

Negli ultimi 12 mesi, ha spiegato Baravalle, l'azienda ha investito 1 miliardo di euro fra acquisizioni ed investimenti negli impianti: «Nel 2016 dobbiamo dimostrare che quel miliardo speso può avere un giusto ritorno». L'amministratore delegato ha sottolineato che nel 2015 la società ha visto crescere il suo fatturato dell'8% a 1,4 miliardi di euro, con una quota all'estero che ha raggiunto il 55%. Nel corso dell'esercizio, ha spiegato, la crescita del gruppo italiano è avvenuta soprattutto all'estero: negli Usa (+20%), in Uk (+19%), in Germania (+11%) e in Francia (+10%). Baravalle ha poi sottolineato che nelle casse dell'azienda vi è ancora una buona fetta di liquidità, dopo la cessione della partecipazione del 7% circa in Keurig Green Mountain per 850 milioni di euro, e con la scelta di farsi finanziare dalle banche una buona parte (400 mln) dell'acquisizione della francese Carte Noire: «Siamo molto più liquidi - ha precisato Baravalle - di quel che si può dedurre con la recente operazione».

© Riproduzione riservata