Italia

Lavoro: 186mila occupati in più nel 2015, disoccupazione in calo…

  • Abbonati
  • Accedi
rapporto istat

Lavoro: 186mila occupati in più nel 2015, disoccupazione in calo all’11,9%

Nel 2015 è aumentata l'occupazione, per il secondo anno consecutivo, e, per la prima volta in sette anni, è calata la disoccupazione. Lo comunica l'Istat nel Flash sul mercato del lavoro. Nella media del 2015 il tasso di disoccupazione scende all'11,9% dal 12,7% della media del 2014. L'Istat spiega che nel 2015 la stima dei disoccupati diminuisce «in maniera significativa» (-203.000 unità, -6,3%), soprattutto nella seconda metà dell'anno. Non solo. Nel 2015 l'occupazione cresce in media annua di 186.000 unità (+0,8%) portando il tasso di occupazione al 56,3% (+0,6 punti). L’Istat segnala che in media annua nel 2015 i disoccupati erano 3.033.000 e che gli occupati sempre in media annua erano 22.465.000. E ricorda anche i dati relativi a gennaio 2016, che, al netto della stagionalità, registrano una crescita degli occupati (+70 mila), malgrado la fine della decontribuzione totale per gli assunti a tempo indeterminato.

Istat: dopo 7 anni cala disoccupazione, tasso all’11,9%
Per la prima volta dopo sette anni, dunque, cala la disoccupazione nel 2015. La stima dei disoccupati diminuisce in misura significativa (-203 mila, -6,3%), soprattutto nella seconda metà dell'anno. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione di 0,8 punti (dal 12,7% del 2014 all'11,9 del 2015). Si riduce il numero di chi cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 60,7 al 58,1%. Nonostante l'aumento dell'ultimo trimestre, nel 2015 il numero di inattivi diminuisce per il secondo anno consecutivo (-84 mila, -0,6%) ma soltanto tra gli uomini (-110 mila, -2,1%) a fronte dell'aumento tra le donne (+26 mila, +0,3%). Si amplia il gap di genere: l'aumento dell'occupazione maschile (+ 139 mila, +1,1%), più che doppio rispetto a quello delle donne (+47 mila, + 0,5%), si riflette nella dinamica dei tassi di occupazione (+0,8 punti rispetto a +0,3 punti).

Disoccupazione giovani 2015 scende a 40,3%
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nella media del 2015 è sceso al 40,3% (-2,4 punti percentuali) registrando la prima diminuzione annua dal 2007. Lo rileva l'Istat spiegando che per la fascia tra i 25 e i 34 anni il tasso di disoccupazione è al 17,8% (-0,8 punti sul 2014).

Tasso di disoccupazione all’11,5% nel IV trimestre
Il tasso di disoccupazione nel quarto trimestre 2015 è all'11,5% (dati destagionalizzati), stabile rispetto al terzo trimestre (rivisto al ribasso dall'11,7% all'11,5%). Se si guarda ai dati grezzi il tasso nel quarto trimestre è all'11,9%, in calo di 1,3 punti rispetto al IV trimestre 2014. Nel quarto trimestre il tasso di disoccupazione giovanile scende al 40% (-3,3 punti sullo stesso periodo del 2014).

+186.000 occupati nel 2015 (+0,8%)
L'occupazione cresce di 186 mila unità, lo 0,8% in più. La crescita è a ritmi più sostenuti rispetto al 2014, portando il tasso di occupazione al 56,3% (+0,6 punti). E si è registrata soprattutto nella fascia degli over 55 con 204.000 occupati in più. Dalle tabelle pubblicate dall’Istat sul mercato del lavoro emerge infatti che nella media dell'anno le persone tra i 55 e i 64 anni al lavoro nel 2015 erano 3.689.000, in aumento di 181.000 unità sul 2014. Gli over 64 al lavoro sono aumentati di 23.000 unità toccando quota 492.000. L'incremento del lavoro alle dipendenze (+207 mila unità, +1,2%) riguarda soprattutto gli uomini e nella metà dei casi il tempo indeterminato, il cui aumento è concentrato nell'ultimo trimestre. Da cinque anni prosegue, invece, la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (- 22 mila - 0,4%) dovuta nel 2015 ai collaboratori, in calo dal secondo trimestre. Dopo sei anni di calo, torna a crescere il lavoro a tempo pieno (+110 mila, +0,6%) quasi soltanto tra gli uomini (+104 mila, +0,9%); continua, a ritmi meno sostenuti, la crescita del tempo parziale, ininterrotta dal 2010 e concentrata tra le donne.

Occupazione stabile nel IV trimestre
Nel quarto trimestre 2015 l'occupazione risulta stabile, dopo la crescita nei due trimestri precedenti, ma all'aumento registrato nel Nord e nel Centro si contrappone la riduzione nel Mezzogiorno. Il tasso di occupazione sale soprattutto tra i 50-64enni mentre il tasso di disoccupazione rimane invariato e quello d'inattività diminuisce. La stabilità dei livelli occupazionali complessivi è la sintesi di un consistente aumento del numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (99 mila in più rispetto al terzo trimestre), bilanciato da cali dei dipendenti a termine (-43 mila) e degli indipendenti (-48 mila). 'aumento tendenziale dell'occupazione registrato nel quarto trimestre (+184 mila) è dovuto quasi esclusivamente agli uomini e risulta trainato dai lavoratori dipendenti, cresciuti di 298 mila unità, in gran parte a tempo indeterminato (+207 mila) e, tra i dipendenti a termine, dall'incremento di quanti hanno un lavoro di durata non superiore a sei mesi. Accanto alla risalita degli occupati a tempo pieno, l'aumento del lavoro a tempo parziale coinvolge soprattutto quello di tipo volontario.

© Riproduzione riservata