Italia

A Roma il «referendum» su Bertolaso Salvini lo boccia, rispunta…

  • Abbonati
  • Accedi
Centrodestra spaccato

A Roma il «referendum» su Bertolaso Salvini lo boccia, rispunta l'ipotesi Meloni

Roma - Le comunicazioni sono interrotte. Fermi anche i pontieri. Ma da lunedì, dopo il referendum su Guido Bertolaso, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini torneranno a parlarsi. Il Cavaliere al momento conferma il pieno sostegno al all'ex Capo della protezione civile tant'è che oggi girerà tra i gazebo allestiti nella Capitale. Ma il risultato di questa consultazione non è irrilevante, nonostante l'esito sia scontato visto che si tratta di un referendum su un solo nome. Il dato che conta sarà quello dell'affluenza: «Sotto i diecimila la considero non soddisfacente», conferma Bertolaso che per la prima volta si dice «pronto» in tal caso a «un passo indietro». Diecimila guarda caso è il numero dei partecipanti alle primarie della Lega di due settimane fa vinte da Alfio Marchini e in cui Bertolaso fu relegato all'ultimo posto. Un risultato che l'ex capo della rotezione civile non prende in considerazione visto che «nessuno ha potuto controllare le schede».

Anche Salvini però mantiene la posizione. La nota di giovedì di Centinaio e Giorgetti è stata confermata ieri dal leader della Lega. «Bertolaso non è il mio candidato», ha detto Salvini. Ma Berlusconi è altrettanto irremovibile. Lo conferma l'ipotesi circolata ieri di convocare l' ufficio di presidenza di Fi proprio per blindare la candidatura di Bertolaso. Alla fine però è stata accantonata. Sarà il confronto tra Berlusconi e Salvini a mettere un punto definitivo sulla vicenda. E forse l'unica possibilità per evitare la rottura è rappresentata dalla candidatura di Giorgia Meloni, la leader di Fdi che in passato si era tirata indietro a causa della gravidanza, ipotizzando l'eventuale sua discesa in campo solo come «extrema ratio», qual è appunto il caos che imperversa nel centrodestra.
Così mentre i fittiani, che sostengono Marchini, continuano a rilanciare le «primarie» come unica possibilità per arrivare a un candidato di tutto il centrodestra, le quotazioni della candidatura Meloni sono nuovamente in ascesa. La leader di FdI aspetta però che a fare il primo passo siano gli alleati: «L'ipotesi di una candidatura può essere presa in considerazione solo se serve a tenere unita la coalizione, Bertolaso compreso», è il ragionamento della Meloni che evidentemente prefigura un ticket con l'ex capo della Protezione civile.

Berlusconi finora non ha però mostrato di prendere in considerazione l'ipotesi, anche perché «se l'avesse data prima questa disponibilità oggi non ci ritroveremmo in questa situazione». E poi il Cavaliere è convinto di essere lui il vero obiettivo della manovra anti-Bertolaso portata avanti da Salvini. Se questa convinzione non dovesse vacillare difficilmente l'ex premier tornerà sui suoi passi. Anche mantenere il punto però non è privo di rischi, sia per Berlusconi ma anche per Salvini che pagherebbe il prezzo della rottura al Nord (esclusa Milano che non è in discussione). La partita per ora è sospesa. Per riprenderla serve mettersi alle spalle il referendum su Bertolaso. Fi ha mobilitato tutto il partito, non solo quello romano. Nei 70 gazebo allestiti nei quartieri della Capitale ci saranno oltre a Berlusconi anche diversi big azzurri come Maurizio Gasparri e Renato Brunetta.

© Riproduzione riservata