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Berlusconi: Bertolaso vince al primo turno, basta professionisti della…

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L’EX PREMIER TRA I GAZEBO A ROMA

Berlusconi: Bertolaso vince al primo turno, basta professionisti della politica

«Bertolaso sono sicuro che vincerà al primo turno perché i romani hanno buon senso». Parole di Silvio Berlusconi al gazebo del Pantheon per le consultazioni sul candidato sindaco del centrodestra. Sulle polemiche con la Lega di questi giorni il leader di Forza Italia è perentorio. «Non pensiamo alla carriera politica di ciascuno, non ne posso più dei professionisti della politica».

I romani devono fare i salti di gioia
Viene così lanciata la volata all’ex capo della Protezione civile, ciò malgrado il perdurante clima di fuoco nella coalizione. Il Cavaliere ostenta ottimismo e fa mostra di curarsi poco di avversari e divisioni interne. Di Bertolaso dice «è un fuoriclasse, non è un uomo del bla bla bla. I romani devono fare i salti di gioia per averlo come candidato sindaco». Poi, Berlusconi, venuto apposta per la due giorni di mobilitazione azzurra a Roma, si sposta al gazebo di largo Goldoni e lì, ad attenderlo, trova il candidato. «Sono convinto che Guido Bertolaso, tra tutte le persone esaminate, sia quello giusto, abbiamo avuto la grande fortuna di averlo candidato sindaco per la nostra Capitale. Non è un politico o un uomo di partito. Penso che Bertolaso avrà moltissimi voti al di là dei partiti politici. I candidati dei partiti sono inconfrontabili per capacità organizzativa. Tutti gli altri candidati, messi accanto a Bertolaso, non possono che suscitare delle risate, se qualcuno volesse fare addirittura un confronto».

Tolleranza zero verso il degrado
Per Roma, Bertolaso «ha trovato immediatamente una formula che dobbiamo assolutamente condividere e condividiamo, che è quella della tolleranza zero verso il degrado, tolleranza zero verso chi non rispetta le regole», prosegue Berlusconi lodando il candidato sindaco. Il leader azzurro è certo, Bertolaso «sarà capace di mettere su una squadra non di politici, non di cosiddetti tecnici, ne abbiamo avuti abbastanza, ma di persone prese dalla vita vera. Ha lavorato sia nel pubblico che nel privato, è un uomo dal grande cuore, dal grande coraggio, è andato ad aiutare chi aveva subito il terremoto, a curare senza paura i malati di Ebola, io ho lavorato al suo fianco per diversi anni, abbiamo risolto insieme i rifiuti di Napoli e Campania in 58 giorni, abbiamo risolto insieme moltissimi altri problemi e abbiamo operato per risolvere i problemi causati in Abruzzo dal terremoto».

Tre mesi per convincere l’ex capo della Protezione civile
Quanto alla Capitale, «Roma è un grande problema. Non è soltanto la caput mundi, la città delle città, non è soltanto l’esempio della storia, della cultura, della civiltà italiana. È la nostra carta d'identità, e Roma è ridotta come tutti sanno in un degrado inaccettabile, con servizi cui i romani avrebbero diritto che o mancano addirittura o sono comunque carenti. Ci ho messo tre mesi a convincere Bertolaso, che si sente lontanissimo dalla politica ed è un uomo del fare, a lasciare per ora da parte quel progetto e venire a occuparsi della sua città», conclude il Cavaliere.

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