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Renzi: smonterò tutte le bufale sul governo

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Renzi: smonterò tutte le bufale sul governo

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del summit Ue, ieri a Bruxelles (Ansa)
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del summit Ue, ieri a Bruxelles (Ansa)

L’Italia esempio all’Europa, che per combattere il terrorismo dovrebbe ispirarsi al binomio sicurezza-cultura capitolo chiave della Stabilità 2016. Poi la soddisfazione per l'arresto di Salah, il terrorista responsabile della strage al Bataclan di Parigi, e un affondo contro chi descrive il Jobs Act come una bufala. Nonostante i successi della polizia belga, scrive il premier ai suoi followers, «la minaccia terroristica esiste e resiste dappertutto, anche in Europa, anche in Italia. Dunque è fondamentale non abbassare la guardia, investendo sugli strumenti tecnologici (in questo caso il terrorista è stato individuato grazie a un vecchio telefonino), sulla sicurezza, sulle forze di polizia».

“Un euro per la cultura e uno per la sicurezza” diventi norma Ue
Da mesi, sottolinea ancora il presidente del Consiglio, « l'Italia dice in tutte le occasioni che accanto a una risposta credibile sul piano securitario l'Europa deve avere una strategia sui temi della cultura, delle periferie, dell'educazione. Lo abbiamo sintetizzato con una proposta che è già diventata legge nel nostro Paese con la stabilità: per ogni euro investito in sicurezza, un euro investito in cultura. Per ogni euro investito in polizia, un euro investito in educazione. Sono gli stanziamenti gia' previsti dalla legge di stabilità. Ma ogni giorno che passa siamo sempre piu' convinti che questa proposta italiana debba diventare legge anche in Europa».

Contrattacco mediatico contro le “bufale” dei critici
«Adoro la bufala quando si tratta di mozzarella. Un po' meno quando si parla di politica». Renzi apre così una parte della sua enews annunciando una campagna di risposta a quell'«incredibile elenco di falsità che circondano l'azione del governo e spesso l'immagine del Paese», tema sul quale, confida, «in questa settimana ho riflettuto molto». «Per molto tempo - prosegue il presidente del Consiglio - ho pensato che la soluzione migliore fosse non rispondere. Forse però non è la strategia migliore. Perchè - ragiona - noto una strategia: alcune bufale-leggende metropolitane ripetute costantemente debbono diventare la realtà». Tra le “bufale” su cui intende contrattaccare il premier elenca la presunta origine non democratica del suo governo, arrivato a palazzo Chigi senza passare dal voto. E poo «il referendum sulle trivelle, le pensioni di reversibilità, i tagli alla sanità, l'acqua pubblica, i favori alle banche, i condannati e la Costituzione, la crescita economica, le riforme costituzionali che danno piu' poteri al Governo, la scuola, i vitalizi, i tagli agli stipendi, i fondi europei».

Jobs Act un successo, chi parla di fallimento faccia i conti con realtà
Per cominciare il premier si concentra quindi sulle polemiche che sempre accompagnano gli aggiornamenti periododici sul numero di occupati in Italia. Con il Jobs Act, fa i conti Renzi, «221mila persone prima non avevano un lavoro, ora ce l'hanno», e « 468mila persone prima non avevano un lavoro stabile, ora ce l'hanno. E quasi un milione di contratti a tempo indeterminato in piu' sono stati firmati in un anno». Un risultato, sottolinea con orgoglio, merito sia delle nuove orme che degli incentivi per la decontribuzioine sui neoassunti: «Non a caso le abbiamo fatte insieme, non è stata una coincidenza astrale». Ma il dato di fatto - insiste - «è che la riforma del JobsAct produce piu' posti di lavori e posti di lavoro piu' solidi. Chi parla di questa riforma come di un fallimento dovrebbe fare i conti con la realtà».

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