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Armani (Anas): «il 12 aprile al via il primo project bond italiano»

Il presidente dell’Anas Gianni Armani (Ansa)
Il presidente dell’Anas Gianni Armani (Ansa)

È prevista per il 12 aprile la chiusura del primo “project bond” garantito dalla Bei su un'infrastruttura italiana. Lo ha annunciato all’Ansa il presidente e ad di Anas Gianni Vittorio Armani, sottolineando che «al momento le richieste hanno superato del 30% l'offerta». L'obbligazione da 830 milioni, con scadenza 31 dicembre 2030, è emessa da Concessioni Autostradali Venete (Cav) e permetterà il rimborso ad Anas e Cdp dell'investimento anticipato per il Passante di Mestre. Cinque le banche che collocano il titolo: Bnp Paribas, Intesa San Paolo, Royal Bank of Scotland, Société Générale e Unicredit.

Armani (Anas): «Il 12 aprile primo project bond italiano»
Bei garantisce in questa operazione il 20%, equivalente a 166 milioni sull'importo di 830 milioni, consentendo al titolo di ottenere da Moody's un rating A3, due notch sopra quello dello Stato Italiano. Il tasso di interesse previsto è interno al 2,40%. Grazie a questa operazione Anas avrà rimborsati da Cav circa 440 milioni del suo finanziamento del Passante di Mestre, mentre la restante parte sarà rimborsata a Cdp. Il titolo è destinato solo agli investitori istituzionali.

«Basta General Contractor, è nostra scelta»
Armani ha annunciato inoltre che Anas non ricorrerà più al General Contractor. «È una nostra scelta strategica anche se il nuovo codice degli appalti lo permetterebbe» ha spiegato il presidente di Anas. E ha aggiunto: «Come Anas faremo progetti migliori senza più delegare al Contraente Generale. Poi l'impresa in gara dovrà verificare il progetto, valutandone i rischi, prezzandoli, ma alla fine dovrà sposare in toto il progetto. Questo tipo di contratto ci è permesso dal codice e noi lo adotteremo»

«Holding partecipazioni in prossimo cda»
A margine del seminario Ance sulla riforma del codice appalti, Armani ha dichiarato che «potrebbe essere il prossimo cda di Anas o il successivo» a decidere sulla holding in cui far confluire le partecipazioni di Anas in varie società. «Anas ha una parte che si occupa di servizi universali, per cui prende contributi dello Stato, e una che ha partecipazioni di mercato», ha spiegato Armani, che ha aggiunto: «Bisogna evitare di fare concorrenza con fondi dello Stato e viceversa. È un modo per creare ordine dove il disordine ha regnato per anni. È una cosa che fanno tutte le aziende».

«Anas sia considerata società industriale come Fs e Enav »
Il presidente di Anas ha poi sottolineato la necessità per il gruppo di essere considerato «una società industriale di primo livello come le Ferrovie dello Stato, la Rai o l'Enav». Interpellato sul decreto Madia in materia di società a partecipazione pubblica (contro cui lo stesso Armani si era scagliato più di un mese fa, lamentando il fatto che Anas sia l'unico soggetto rilevante nell'ambito del sistema industriale italiano incluso nel perimetro finanziario della Pa), Armani ha puntualizzato: «Il problema non è il decreto Madia in sé», il cui intento «è correttissimo, di mettere sotto controllo una serie di partecipazioni diffuse senza nessun controllo. Il problema - ha aggiunto - è che Anas viene omologata in un mare magnum di altre aziendine minuscole».

«Prima di approvare bilancio 2015 bisogna risolvere contenzioso»
Quanto al bilancio della società, Armani ha aggiunto che verrà pubblicato «il più tardi possibile», perché - ha spiegato - sono da definire una serie di cose, tra cui il contenzioso e l'implementazione della stabilità 2016 col corrispettivo di servizio. Durante il suo intervento al seminario Ance, Armani ha precisato che il contenzioso Anas ammonta a circa 9,6 miliardi: «5,5 miliardi di contenziosi attivi e 4,1 miliardi in riserve per contenziosi». Soffermandosi poi sul nuovo codice degli appalti e le norme sul contenzioso il presidente di Anas ha mostrato apprezzamento per lo strumento e il ruolo assegnato all'Autorità nazionale anticorruzione. «Il contenzioso va gestito in modo efficace e avere uno strumento importante, efficace e veloce è fondamentale. L'intervento e l'utilizzo dell'Anac come centrale di coordinamento - ha sottolineato - è un elemento che ci vede favorevoli e contenti».

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