«Attenzione ai dettagli. Perché i dettagli sono importanti, fanno la differenza». Gianroberto Casaleggio deve molto del suo successo imprenditoriale ai dettagli. Non ha mai lasciato nulla al caso, e pretendeva lo stesso dalle persone che lavoravano al suo fianco. Il Casaleggio imprenditore è un uomo totalmente diverso da quello che le cronache politiche hanno dipinto in questi ultimi tre anni. Il MoVimento 5 Stelle è figlio suo, e lo sarà per sempre. Ma la storia professionale di Gianroberto è densa di molto altro.
Milanese, vegetariano convinto, dirigente d'azienda sin da giovanissimo, aveva iniziato a Ivrea nella Olivetti di Roberto Colaninno come progettista software. Erano gli anni d'oro dell'informatica italiana. E Casaleggio era una delle menti più lucide. Un innovatore vero, e al centro delle sue idee - che non prevedevano mai compromessi - c'era un unico comune denominatore: Internet. Anzi, la Rete, come preferiva chiamarla.
A quarant'anni era già amministratore delegato di Webegg, una joint venture nata da Finsiel e Olivetti. Una società di consulenza aziendale per il web che in breve raggiunse un migliaio di dipendenti. Sono gli anni a cavallo del 2000, e Webegg è un po' il sogno dei giovani informatici italiani. Intanto Casaleggio entra nel consiglio di amministrazione di Netikos. Il sogno Webegg si infrange nel 2003. In Telecom, che aveva acquistato le quote da Olivetti, arriva Tronchetti Provera, e i rapporti con Casaleggio sono da subito burrascosi. L'azienda contesta a Casaleggio i bilanci, mentre Casaleggio non condivide le politiche del nuovo azionista di maggioranza. Il matrimonio si rompe. Nel 2004, portandosi dietro quattro dipendenti da Webegg, fonda la Casaleggio Associati, nella quale entra pure il figlio Davide. Una piccola Srl con sede in via Sant'Orsola, a Milano, prima di spostarsi negli attuali uffici di via Morone, a due passi dalla Scala. Il resto è storia recente.
Oggi la Casaleggio Associati conta una ventina di dipendenti e in questi anni ha curato la comunicazione online di diverse importanti aziende italiane. Gianroberto è stato al timone fino all'ultimo giorno, nel suo ufficio tappezzato dai quadri di Dylan Dog e colmo dei suoi libri. Adorava Stefano Benni e Fedor Dostoevskij, ed era un grande appassionato di storia antica.
«In Rete devi scrivere semplice, perché se non riesci a essere semplice la gente non ti capisce», ha sempre detto Casaleggio alle persone che hanno lavorato per lui.
L'incontro con Beppe Grillo ha cambiato la vita a entrambi. Casaleggio aveva da poco pubblicato uno dei suoi libri sulla Rete: «Il web è morto, viva il web». Il saggio finì nelle mani di Grillo, che ne rimase colpito. Lo convocò a Livorno, nel camerino del suo spettacolo. Casaleggio aveva le idee già chiarissime: «Facciamo il tuo blog. Sarà il più letto d'Europa». Aveva ragione. Nel 2005 nasce beppegrillo.it, che in pochi anni diventa uno degli esempi di maggior successo di comunicazione online al mondo. Un blog dal quale è nato il MoVimento 5 Stelle. Un blog che Gianroberto Casaleggio ha curato, personalmente, ogni giorno della sua vita. Facendo attenzione ai dettagli. “Perché sono quelli a fare la differenza”.
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