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Riforma della Costituzione: via libera definitivo alla Camera

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IN AUTUNNO IL REFERENDUM CONFERMATIVO

Riforma della Costituzione: via libera definitivo alla Camera

Via libera definitivo della Camera al disegno di legge sulle riforme costituzionali. Il provvedimento è passato con 361 voti favorevoli, sette contrari e due astenuti. Per l’approvazione era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti la Camera (316) ma le opposizioni non hanno partecipato al voto. Con il sì espresso oggi da Montecitorio la riforma della Costituzione assume un assetto definitivo, in base al quale la fiducia al Governo verrà espressa solamente dalla Camera, mentre il Senato vedrà ridotta la propria competenza legislativa piena alle riforme e le leggi costituzionali (potrà chiedere alla Camera di modificare le leggi ordinarie, ma tale richiesta potrà essere ignorata).

Siederanno a Palazzo Madama 100 senatori (74 espressi dai Consigli regionali indicati dai cittadini in occasione delle relative elezioni, 21 sindaci e cinque nominati con un mandato di sette anni dal Capo dello Stato). Il Governo potrà quindi contare sulla discussione dei disegni di legge in tempi certi (e verrà limitato il ricorso alla decretazione d’urgenza). Cambieranno anche le norme sul federalismo con materie come energia, infrastrutture strategiche e protezione civile che torneranno tra le competenze dello Stato. Verranno abrogati il Cnel e, definitivamente, le Province.

Renzi da Teheran: «Siamo diventati il Paese più stabile d’Europa»
Matteo Renzi ha espresso«gioia profonda» per l'ok alle riforme: «Una giornata storica in cui la politica dimostra di essere credibile». Incontrando i giornalisti a Teheran, il presidente del Consiglio esprime «gratitudine» verso i parlamentari: «La legislatura doveva finire subito, non riusciva ad eleggere il capo dello Stato, e invece siamo riusciti ad eleggere il presidente, a fare le riforme, ad abbassare le tasse, a fare interventi profondi. Si è fatto tanto, ed ora il Paese più instabile della Ue è diventato il più stabile. Sembrava incredibile, ma a volte l'Italia è capace di sorprendere». E conferma: «Ora noi chiederemo il referendum» confermativo. Sulla riforma è intervenuta anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che ha twittato: «Dopo due anni di lavoro ,il Parlamento ha dato il via libera alla riforma costituzionale! Grazie a quelli che ci hanno creduto. #lavoltabuona».

Renzi,ragioni no si spiegano con odio verso me
«Le ragioni del no non sono spiegabili: questa riforma riduce il numero dei politici, delle Regioni, fa chiarezza nei rapporti Stato-Regioni. Il no si spiega solo con l'odio nei miei confronti» spiega Matteo Renzi, conversando con i giornalisti nella sede dell'ambasciata italiana a Teheran. Renzi si dice fiducioso sul successo del referendum sulla riforma istituzionale ad ottobre e certo che la sinistra Pd «sarà tutta» a favore del sì.

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