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A Genova rientra l’allarme petrolio in mare. Avviato lo stop della…

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revocato lo stato di emergenza

A Genova rientra l’allarme petrolio in mare. Avviato lo stop della raffineria

La Capitaneria di porto di Genova ha revocato lo stato di emergenza locale disposto subito dopo lo sversamento di petrolio dato dalla rottura della pipeline gestita dalla Iplom. L'incidente era avvenuto una settimana fa. È partita stanotte, intanto, la procedura per spegnere la raffineria di Busalla, obbligata dal sequestro dell'oleodotto in cui si è verificato lo sversamento del greggio a Fegino. La procedura di stop è complessa e articolata in più fasi e si concluderà il 4 maggio.

Continuano, comunque, le operazioni di recupero «degli ormai contenuti residui dello sversamento di greggio nel Polcevera» come «le attività di monitoraggio e verifica lungo tutto il litorale del ponente ligure» fa sapere la Guardia Costiera. Nel pomeriggio un aereo della capitaneria ha effettuato un sorvolo dell'area «fino al confine di Stato riscontrando solo una ridotta presenza di prodotto sotto forma principalmente di lieve iridescenza in via di dissolvimento nella zona di Varazze a più di 10 chilometri dalla costa».

Il sorvolo «ha confermato come il prodotto finito a mare sia stato pressoché totalmente recuperato tranne una minima parte che si è dissolta sotto l'azione delle correnti che ne hanno disperso le residue iridescenze al largo». Sulla fascia costiera di Savona e Imperia «non è stato rilevato alcunché mentre permangono alla foce del Polcevera le attività di monitoraggio e bonifica che proseguono quindi con un numero inferiore di mezzi».

Quanto allo stop della raffineria, a rendere necessaria la sospensione dell’attività dell'impianto petrolifero è il sequestro della condotta da parte della magistratura, un atto inevitabile e dovuto per fare luce su cause e responsabilità del disastro, ma che di fatto impedisce alla raffineria di rifornirsi di greggio da raffinare. Per questo l'azienda della famiglia Profumo ha richiesto e ottenuto la cassa integrazione a rotazione e a zero ore di 240 dei 252 dipendenti Iplom, inizierà il 6 maggio.

Gli altri 12 dipendenti saranno utilizzati per operazioni marginali nel deposito di Fegino e al porto petroli di Multedo. I sindacati di categoria hanno ottenuto che durante il periodo di cassa integrazione saranno operative squadre di emergenza maggiorate composte non da 4 ma da 7 lavoratori. I dipendenti in cassa integrazione a zero ore riceveranno metà introiti dalla cassa e metà dal loro stipendio.

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