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Fisco, Padoan: ok a calo delle tasse, ma non affrettare i tempi

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Fisco, Padoan: ok a calo delle tasse, ma non affrettare i tempi

«La diminuzione della tasse è e rimane uno dei pilastri politica governo. La tempistica è quella nota, non bisogna affrettare i tempi». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando a Radio Anch'io a proposito delle indiscrezioni sull’anticipo al 2017 del taglio dell'Irpef (previsto nel 2018). E ha spiegato: «C'è un quadro generale di compatibilità che va difeso perché è un bene per l'Italia. Questo è il compito del ministro dell'Economia».

Padoan: c’è spazio per miglioramenti sistema pensionistico
Il ministro ha confermato che il governo è al lavoro in materia previdenziale sulle modifiche alla legge Fornero, in particolare sul tema della flessibilità in uscita. «C'è spazio per considerare miglioramenti del sistema pensionistico» ha detto Padoan, che ha rimarcato però come il nostro sistema sia oggi «tra più sostenibili e solidi d'Europa». In un'intervista a QN, Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia, ha spiegato che la «flessibilità è a portata di mano e con la prossima legge di Stabilità diventerà realtà. O nella forma del prestito pensionistico o come anticipo della pensione con penalizzazioni», ma i fondi non arriveranno dal ricalcolo degli assegni più elevati.

«Parole Visco esemplari, c’è problema contagio»
Padoan ha parlato anche di banche, condividendo alcune perplessità evidenziate dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco sul rischio contagio legato al nuovo meccanismo del bail-in. «Il meccanismo del bail in ha cambiato radicalmente le regole - ha detto il ministro - e l'affermazione del governatore Visco è quanto mai esemplare e utile: se una banca chiude quella vicino potrebbe essere infettata. Quando si prendono misure su singole banche non bisogna dimenticare l'impatto sul resto del sistema».

«Critiche tedesche? Francamente non le capisco»
Quanto alle critiche spesso sollevate nei confronti dei conti pubblici italiani da autorevoli esponenti dell'establishment della Germania, ultimo il governatore della Bundesbank Jens Weidmann, Padoan ha replicato: «L'Italia non ha niente da rimproverarsi. È uno dei paesi che sta facendo più riforme strutturali e, insieme alla Germania, ha anche uno dei maggiori avanzi primario di bilancio pubblico. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici sostenibili». E ha spiegato: «Abbiamo uno dei deficit più bassi della zona euro, il problema è che non c'è inflazione e questo non dipende da noi», precisando che «il debito comincia a scendere». «Vorrei sottolineare - ha proseguito - che il rallentamento della discesa del debito è essenzialmente, se non totalmente, da attribuirsi al fatto che l'inflazione non c'è perché è la crescita nominale che conta».

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