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Sindaco Lodi arrestato, gip conferma: Uggetti resta in carcere

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giustizia

Sindaco Lodi arrestato, gip conferma: Uggetti resta in carcere

Rimane in carcere il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, arrestato nei giorni scorsi per turbativa d'asta. Il gip Isabella Ciriaco ha infatti confermato oggi la misura cautelare e ha respinto la richiesta presentata dal difensore di Uggetti, l'avvocato Pietro Gabriele Roveda, di attenuazione della misura cautelare in carcere con la concessione degli arresti domiciliari o con l'obbligo di firma. Analogo provvedimento è stato adottato dal gip Isabella Ciriaco nei confronti dell'avvocato Cristiano Marini, anch'egli arrestato con Uggetti per turbativa d'asta. Entrambi dovranno affrontare un interrogatorio lunedì prossimo davanti al pm.

Il parere negatico della procura
Le dichiarazioni di ieri davanti al gip di Uggetti evidentemente non sono state così convincenti da fargli ottenere la libertà o almeno una misura meno afflittiva rispetto al carcere in cui si trova da mercoledì. La Procura aveva espresso parere negativo sulle misure alternative al carcere nell'interrogatorio di garanzia dell'uomo politico Pd.

Gli arresti per il pericolo di inquinamento delle prove
Uggetti è stato arrestato non tanto per il bando di assegnazione delle due piscine scoperte per il quale è accusato di turbativa d'asta e al quale ha certamente messo mano ma, sostiene lui, «per il bene di Lodi», quanto per il pericolo di inquinamento delle prove. Il suo legale, Pietro Gabriele Roveda, aveva spiegato: «Ci difenderemo punto per punto. Questo è un reato dai confini labili». Probabilmente la difesa giocherà sul fatto che Uggetti, il quale ha già un appuntamento con il pm per un interrogatorio lunedì prossimo, non ha ricevuto nessun vantaggio economico dall'assegnazione dell'appalto alla Sporting Lodi e che, nell'interessarsi alla procedura «aveva in mente l'equilibrio dei bilanci comunali».

Le tesi dell’accusa
L'ingerenza del sindaco sul bando è sostanzialmente provata: da intercettazioni e testimonianze, in particolare di colei che il bando l'ha redatto: la funzionaria Caterina Uggè che presentò l'esposto che ha dato il via all'inchiesta. Più complicati da spiegare i maldestri tentativi di far sparire i dati nei computer del Comune («Formattiamo?» dice Uggetti al telefono) e l'improvvida scelta di un incontro con il comandante della Guardia di Finanza di Lodi, Massimo Benassi, che ha registrato la conversazione finita agli atti. E che la Guardia di Finanza sarebbe arrivata in Comune, Uggetti lo temeva da qualche giorno prima, tanto che parlando con l'imprenditore indagato, Luigi Pasquini addirittura ci scommette: «Però è anche vero che ho fatto uno sforzo di equilibrio sull'ultimo bando...che se tu vuoi... devi mettere che arriva la Finanza». E prosegue: «Io ne son sicuro c'è un piccolo segnale». «Scommettiamo?», conclude il sindaco.

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