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Renzi a Bergamo: se le riforme non passano Paese ingovernabile.…

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il premier lancia la campagna per il si

Renzi a Bergamo: se le riforme non passano Paese ingovernabile. L’Italia deve accelerare di più

Foto Ansa. Renzi al Teatro sociale di Bergamo per l’avvio della campagna referendaria
Foto Ansa. Renzi al Teatro sociale di Bergamo per l’avvio della campagna referendaria

Tra applausi e contestazioni dei centri sociali , questa mattina a Bergamo il premier Matteo Renzi ha lanciato ufficialmente la campagna per il sì al referendum sulle riforme del prossimo ottobre.«Se qualcuno fuori da qui o infiltrato in teatro pensa di toglierci il buonumore della campagna referendaria ha sbagliato» ha detto il premier nel suo discorso.

«Noi abbiamo tutto l'interesse a parlare del merito del quesito referendario. Personalizzare lo scontro non è il nostro obiettivo, ma quello del fronte del No che, comprensibilmente, sui contenuti si trova un po' a disagio», aveva scritto lo stesso Renzi in un corsivo su `l'Unità´. Il premier ha confermato che, in caso di sconfitta dei Sì, lascerà la politica: «Per serietà», dice respingendo l'accusa di personalizzazione della sfida. Gli replica indirettamente l'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, che dal quotidiano La Stampa dice no ad un legame tra destino del governo e riforma della Costituzione: «Non voglio che la si usi la per dividere il Paese, non deve dimettersi se vince no».

Renzi ha difeso la scelta delle riforme e spiegato i benefici: meno costi e posti della politica, rapporto Regioni-Stato più semplice, tempi più brevi per le leggi. «Sessantatre governi in 70 anni. Un governo durava meno di un gatto in autostrada» e annuncia per lunedì o martedì un documento firmato da oltre 100 costituzionalisti che spiegano «perche' stanno dalla parte della riforma». Questa riforma aggiunge « e' il tentativo di ridare alla politica dignita'» e «all'Italia un futuro».

In Italia troppi politici

Troppi politici in Italia ha ribadito il presidente del Consiglio. «Io adoro la politica - dice - ma ci son troppi politici in Italia e questa riforma riduce non il livello della politica, ma il numero dei politici». Se vince il no ammonisce «il Paese va nell'ingovernabilita'. Accadra' il paradiso terrestre degli inciuci. Ci sara' un sistema per cui nessuno avra' la maggioranza» dalle urne». E poi ironicamente sottolinea: «È la prima volta che abbiamo messo insieme Berlusconi e Magistratura democratica. Dovranno esserci grati. Abbiamo fatto una cosa meravigliosa. Magari diventano anche amici».

Finito il tempo delle mutande verdi

Matteo Renzi ricorda il caso dei rimborsi allegri chiesti da alcuni consiglieri regionali e promette: con le riforme non accadra' piu'. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che, con il successo dei si', «non sara' possibile avere i rimborsi dati ai consiglieri regionali».

«Vi ricordate la storia delle mutande verdi?» ha chiesto alla platea: «mi ricordo mutande verdi´, famoso successo...». Quelle «mutande verdi erano state pagate con i soldi dei rimborsi. Vi sembra normale che i soldi dei contribuenti siano usati per pagare i rimborsi?».

Questo referendum lo vinciamo
«Questo referendum lo vinciamo» è poi il messaggio che lancia. «Quelli che votano contro le riforme e contro di me non mi fanno paura perche' questo referendum lo vinciamo noi». In conclusione rivendica il risultato ragguinto con Bruxelles sulla flessibilità: «Un caro ciaone a chi sperava e insisteva che l'Unione europea ci avrebbe preso a schiaffi e non ci avrebbe dato la flessibilità». L’appuntamento si è poi chiuso sulle note di “People have the power” di Patti Smith, la gente ha il potere . Una riforma, ha spiegato Renzi, per passare dal potere di veto dei partiti al «potere di voto».

Contemporaneamente all'intervento di Renzi al teatro Sociale di Bergamo, in tutta Italia e per tutto il week end il Pd ha organizzato un rete di banchetti per spiegare le riforme e raccogliere firme a sostegno del sì. Su Internet, il sito bastaunsi viene lanciato proprio oggi in contemporanea all'avvio della campagna. Prima dell’avvio della campagna il premier ha visitato la Brembo: l'azienda di Alberto Bombassei leader negli impianti frenanti. «Il nostro paese - ha detto Renzi - per troppo tempo e' stato fermo. Totalmente bloccato. Non la parte produttiva, ma nel modello di gestione istituzionale, nel governo della cosa pubblica: abbiamo frenato senza accelerare. E probabilmente i freni non erano della qualita' giusta» ha detto Renzi con una metafora, visto che lo slogan della Brembo è «frenare per correre».

Deve finire l'epoca dell'invidia e rassegnazione
«Adesso basta con l'era dell'invidia. Non ne posso più di chi dice che la rassegnazione è la nostra unica speranza. Ora dobbiamo puntare sulla innovazione, investendo come ha fatto questa azienda durante la crisi» ha dichiarato Renzi nel suo discorso alla Brembo. «Il successo - sottolinea - non deriva da colpi di fortuna, anche se è benvenuta, ma se qualcuno ce la fa, come qui, è perché c'è chi lavora sodo e ci prova. L'Italia - ha aggiunto Renzi - deve essere consapevole delle proprie capacità, ma questa consapevolezza è purtroppo mancata spesso». Renzi cita anche una frase del pilota Mario Andretti: «Quando hai tutto sotto controllo significa che stai andando troppo piano. E' vero. Dobbiamo accelerare di piu' - sottolinea il premier - L'Italia ha tutte le condizioni per guidare l'Europa in futuro». E poi aggiunge : «l'Italia vincera' negli ultimi dieci anni se avra' l'intuizione che avete avuto voi. Se sara' capace di diventare come questa straordinaria azienda, leader nel mondo per i freni».

“Quando hai tutto sotto controllo significa che stai andando troppo piano. E' vero. Dobbiamo accelerare di piu' ”

La frase del pilota Mario Andretti citata da Matteo Renzi alla Brembo 

«Il 31 agosto - ha poi annunciato - portiamo la cancelliera Merkel a Maranello. Facciamo il bilaterale nella sede della Ferrari». Al presidente del Consiglio lavoratori e manager dell'azienda bergamasca hanno donato una targa con una dedica: «Caro presidente continua pure ad accelerare, ai freni pensiamo noi».

Bombassei a Renzi, condivido obiettivi campagna
«La nostra azienda - ha detto il presidente di Brembo Bombassei all'incontro con il premier a Bergamo- è la conferma che si debba credere anche quando le cose non vanno bene, come nel 2008, in piena crisi, quando il nostro ricavato era un terzo dell'attuale. E abbiamo avuto ragione».Ha poi aggiunto : «È un graditissimo piacere verificare che tu abbia scelto Bergamo per l'avvio di una campagna referendaria di cui, come sai, condivido a pieno importanza e obiettivi - ha detto Bombassei a Renzi - so quanto crescita economica, incremento del pil, rilancio dell'occupazione e aumento della produttività siano la tua priorità».


«Il Kilometro rosso e' il simbolo di una grande intelligenza e visione industriale, figlia della scommessa di Alberto Bombassei e di tutti quelli che lavorano con lui: rendo omaggio alle grandi storie di impresa che partendo da qui conquistano il mondo», spiega Renzi in un'intervista all'Eco di Bergamo.

A seguire Renzi incontrera' i 400 lavoratori Italcementi-Heidelberg. «La riduzione dei posti di lavoro a Italcementi e' l'effetto negativo di un processo di consolidamento europeo: pensiamo pero' che sia interesse di Heidelberg non privarsi della straordinaria qualita' dei lavoratori bergamaschi. Questa e' e sara' la posizione del governo sulla vertenza»,aggiunge a tal proposito Renzi.

Intanto, anche il no al referendum si mobilita e sempre a Bergamo, ma in piazza Matteotti, il centrodestra ha dato appuntamento alle 15,30 a tutti i contrari al referendum costituzionale.

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