
Un’ora e mezzo. Tanto è durata l’audizione del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio davanti ai magistrati di Potenza che indagano sull’inchiesta del petrolio. «Ho risposto a tutte le domande dei magistrati in merito alla vicenda - ha detto Delrio - come già avevo fatto in passato». La deposizione di Delrio ha riguardato le presunte pressioni che lo stesso ministro, tramite il vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello, avrebbe ricevuto lo scorso anno per riconfermare l’avvocato Alberto Cozzo nella carica di commissario straordinario dell’Autorità portuale di Augusta.
Delrio non ha nominato Cozzo, ma lo ha confermato
Delrio ha sempre sostenuto di non aver nominato Cozzo ma di averlo già trovato all’Autorità e poiché è in corso una riforma della governance portuale che cambierà completamente il sistema, è stato deciso di confermare le persone esistenti in tutte le autorità.
Il ministro: «Sereno e collaborativo»
Prima di entrare nella sede della Dna a Roma per essere ascoltato dai pubblici ministeri di Potenza che indagano Delrio si era detto «sereno e collaborativo come sempre». Arrivato in bicicletta, il ministro ha risposto alle domande del procuratore capo Luigi Gay, dell’aggiunto Francesco Basentini e del pm Laura Triassi. Presenti all’incontro anche il pm della Dna Elisabetta Pugliese e il capo della squadra mobile di Potenza Carlo Pagano.
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