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Arrestato per bancarotta l’immobiliarista Danilo Coppola

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su ordine della procura di milano

Arrestato per bancarotta l’immobiliarista Danilo Coppola

Olycom
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Il noto immobiliarista Danilo Coppola è stato arrestato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano. L’immobiliarista, già noto alle cronache giudiziarie dai tempi delle inchieste milanesi sul risiko bancario e sui cosidetti “furbetti del quartierino”, è accusato di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte in relazione a debiti tributari. L’immobiliarista è stato bloccato dalle Fiamme Gialle, a Milano, fuori da un ristorante nel primo pomeriggio. La manette sono scattate nell’ambito di un nuovo filone d’indagine, avviato dalla Procura di Milano e coordinato dai pm Mauro Clerici e Giordano Baggio, in relazione a una serie di bancarotte legate al gruppo guidato da Coppola.

Debiti col fisco per 500 milioni
Secondo l’inchiesta dei pm milanesi le società riconducibili a Danilo Coppola avrebbero debiti con il Fisco di circa mezzo miliardo di euro. Dall’indagine risulta che complessivamente il gruppo, composto da società intestate anche alla moglie e alla madre, avrebbe un contenzioso aperto con il Fisco per oltre un miliardo di euro. La nuova inchiesta riguarda il fallimento di 4 società, tra cui Gruppo Immobiliare 2004, che ha un passivo di circa 500 milioni di cui 320 di debito con l’erario, e la gestione di Porta Vittoria spa, in concordato preventivo. Oltre all’immobiliarista sono indagate anche una decina di persone tra amministratori ed ex amministratori.

Ad aprile la condanna a 9 anni di reclusione
Coppola è stato condannato all’inizio di aprile a 9 anni di reclusione per il crac da 300 milioni di euro provocato dal fallimento di una serie di società tra il 2007 e il 2009. La decisione era stata presa dai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Roma che avevano disposto altre nove condanne e quattro assoluzioni tra cui quella della moglie di Coppola, Silvia Necci.

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