
«La flessibilità in uscita si può dare e questa flessibilità può essere sostenibile». Lo ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri in audizione alla Bicamerale di vigilanza sugli enti previdenziali. Boeri ha spiegato che nel sistema pensionistico prevedere una flessibilità in uscita rappresenta «un processo utile, sia se si guarda ai giovani che non riescono a trovare un lavoro e sia se si guarda a lavoratori anziani che non sono più produttivi». E ha ricordato come l'Inps abbia fatto delle proposte in tal senso.
Boeri: nel 2023 passivo patrimoniale da 56 miliardi
Boeri ha spiegato che nel 2023 l'Inps avrà un «passivo patrimoniale di 56 miliardi, ma se i dati possono sembrare allarmanti lo sono molto meno considerando che l'Inps è una parte dello Stato e se si parla di sostenibilità bisogna guardare al bilancio consolidato dello Stato».
“La flessibilità in uscita si può dare e questa flessibilità può essere sostenibile ”
Tito Boeri
«Vogliamo valorizzare immobili, presto soluzione normativa»
Sul patrimonio immobiliare Boeri ha assicurato di volerlo « valorizzare». E ha spiegato: «Siamo andati molto avanti nei tavoli tecnici e penso che presto si arrivi a una soluzione normativa».
«La busta arancione non avrà impatto sui consumi»
Boeri è tornato anche sull’operazione “busta arancione” lanciata a fine aprile con i dati contenenti l'estratto conto contributivo e una simulazione della futura pensione. «Alcuni ci hanno detto “terroristi”, altri “troppo ottimisti”: tranquillizzare non vuol dire nascondere, vuol dire dare elementi informativi alle persone il più possibile» ha spiegato Boeri, che ha aggiunto: «Io non credo che questo inciderà sui consumi, abbiamo messo in atto degli strumenti per fare analisi e simulazioni per capire il possibile impatto. Ma l'impatto lo dà l’incertezza e questa operazione invece riduce incertezza».
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