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Sigarette elettroniche, nasce un intergruppo parlamentare

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I produttori chiedono norme chiare

Sigarette elettroniche, nasce un intergruppo parlamentare

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

Nasce un Intergruppo Parlamentare che si occuperà di sigarette elettroniche. Lo ha annunciato il deputato Ignazio Abrignani (Misto), durante il convegno «Sigarette elettroniche, liberi di crescere tra fisco e regolamentazione» organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi e da Anafe-Confindustria, che si è svolto nella Sala degli Atti Parlamentari del Senato, a Roma.

Abrignani: sarà un gruppo bipartisan e trasversale
Sarà un gruppo, ha spiegato Abrignani, «assolutamente bipartisan e trasversale, che sottoscrivendo un manifesto condiviso, si attiverà per creare una proposta di legge, un testo, da proporre al governo. L'obiettivo è quello di normare, rilanciare e sviluppare un settore che può fare impresa senza nuocere alla salute. È molto meglio per un fumatore avvicinarsi alla sigaretta elettronica piuttosto che continuare a fumare le classiche sigarette. Se nel farlo aiuta anche lo sviluppo delle imprese, ecco che siamo davanti a un processo che va aiutato. Nell'interesse di tutti». Fra gli altri hanno partecipato all’incontro il deputato Sebastiano Barbanti (Pd) e la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Cor).

Il mercato supererà i 350 milioni di euro
Attualmente gli svapatori italiani sono circa 550mila (dati Doxa-Iss) e il trend, nazionale ed europeo, sottolinea Anafe-Confindustria, è in netta crescita. Per il 2016 in Italia sta tornando l’ottimismo tra gli operatori del settore e il mercato probabilmente supererà la quota di 350 milioni di euro che era stata toccata nel 2014, anche se spiegano – sempre a causa dell'eccesso di pressione fiscale sui liquidi e-cig e al proliferare di siti web esteri e non controllati che vendono online liquidi e device – gran parte di questo denaro rischia di finire all’estero.
Il mercato dello “svapo elettronico” ha visto dunque momenti di alti e bassi anche e soprattutto per le numerose vicende fiscali che lo hanno visto protagonista e che, dopo rinvii, sospensioni, dichiarazioni di incostituzionalità, non sono ancora risolte. osa Draisci dell'Istituto Superiore di Sanità ha annunciato che «l’Iss sta completando uno studio e uno dei prodotti sarà una linea guida sulla qualità e sicurezza della sigaretta elettronica».

Castellani: tassazione pesante e iniqua
Lorenzo Castellani, direttore scientifico della Fondazione Luigi Einaudi, ha puntato l’obiettivo sulla «tassazione eccessivamente pesante e iniqua che ha penalizzato il settore. È opportuno regolare il mercato in modo tale da non penalizzare i produttori, tutelare i consumatori e permettere a questo nuovo settore di crescere e prosperare». Valerio Forconi, responsabile delle Relazioni Istituzionali della multinazionale Fontem Ventures (di proprietà di Imperial Tobacco) ha sottolineato il controsenso in materia di regolamentazione delle sigarette elettroniche: «da un lato abbiamo alcune istituzioni che cercano di ostacolare lo sviluppo di questo settore, dall'altro il sempre più crescente consenso da parte degli organismi scientifici e sanitari che vedono nelle sigarette elettroniche un enorme potenziale in termini di salute pubblica. E nel frattempo in Italia il sistema impositivo vigente ha dimostrato di essere inefficace ed insostenibile prima di tutto perché basato sull'ingiustificata equiparazione tra sigarette elettroniche, prive di tabacco, e prodotti del tabacco».

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