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A Lampedusa apre il 3 giugno il Museo della fiducia

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nell’isola le opere di grandi musei

A Lampedusa apre il 3 giugno il Museo della fiducia

  • –di Donata Marrazzo
Caravaggio, Amorino dormiente
Caravaggio, Amorino dormiente

L’Amorino dormiente come il piccolo Aylan, riverso sulla spiaggia di Bodrum, senza più ali né frecce né arco: in riva al mare di Lampedusa, a pochi metri dall’approdo delle motovedette che portano in salvo i migranti, l’opera simbolo di Caravaggio acquista altri significati e ricorda i transiti, le fughe, i naufragi sull'isola dell'accoglienza. Compreso l'ultimo salvataggio, ieri, nel Canale di Sicilia: l'ennesimo “fuocoammare”.

A Lampedusa le opere dei grandi musei
La preziosa tela è il nucleo di un’esposizione che assegna all’arte una funzione civile e poetica. È il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo, voluto dalla sindaca Giusi Nicolini e prodotto da First social life, con il Comune di Lampedusa e Linosa, la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone (primo social partner) e il Comitato 3 ottobre, la Onlus costituita nel 2014 per promuovere e rilanciare l’apertura di corridoi umanitari. Ma soprattutto per sancire il 3 ottobre come Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, per non dimenticare quel naufragio a largo di Lampedusa in cui, nei pressi dell'isola dei conigli, persero la vita 368 migranti.

Omaggio ai lampedusani
L'iniziativa, realizzata con la collaborazione del Mibact e del ministero della Cultura tunisino, celebra le vittime delle migrazioni, ma anche i valori e la responsabilità sociale dei lampedusani. E fa dell’arte uno strumento di integrazione. Prenderà vita nel Museo archeologico delle Pelagie: il 3 giugno, per l’inaugurazione, sono attesi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Dario Franceschini.

I disegni di Adal e Sherazade
Oltre al capolavoro della Galleria degli Uffizi, sono in arrivo da Tunisi le opere del museo del Bardo, del Paul Getty Museum di Malibù, dal Mucem di Marsiglia: la Testa muliebre punica, quella di Ade, trafugata da Morgantina 40 anni fa e recuperata dai Carabinieri di Enna, la collezione di pani artistici e sali del museo di Marsiglia, spazio consacrato alla cultura mediterranea. Un altarino cristiano e una Qibla per la preghiera musulmana sono un prestito dei musei civici della Sicilia e di Venezia. In esposizione le fotografie di Federico Patellani e gli scatti sociali di Mauro Pagnano. Fra i dipinti, le tele di Schifano e i disegni dei piccoli naufraghi Adal e Sherazade, a ricordare torture e paure.

Il disegno di un piccolo naufrago

I resti dei naufragi
Una sezione a parte sarà dedicata agli oggetti recuperati in mare durante i salvataggi, consegnati dalla procura di Agrigento al Comitato 3 ottobre: un racconto epico e tragico composto dal giornalista Valerio Cataldo che cura la mostra con Giacinto Palladino e Alessandro de Lisi di First social life.
L'esposizione resterà aperta fino al 3 ottobre.

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