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Ieri i carri armati, oggi i sindaci

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L'Analisi|l’analisi

Ieri i carri armati, oggi i sindaci

Molti ricordano ancora i carri armati alla parata del 2 giugno. Oggi invece sfilano 400 sindaci: segno inequivocabile di un profondo rinnovamento del giorno che resta, in ogni caso, il simbolo della Repubblica. L’evoluzione dai cingolati ai primi cittadini diventa così un indirizzo politico, in parte non nuovo, ma ormai emblematico: testimonia ruoli e compiti istituzionali in continua fusione, confronto, coordinamento e collaborazione a ogni livello di responsabilita' sul territorio.

Nella parata è la Repubblica tutta insieme impegnata per i cittadini a rappresentarsi, come hanno voluto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in piena condivisione con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Le Forze armate, in questo quadro, mostrano di essere destinate sempre di più in funzioni di protezione civile ma soprattutto, oggi, nel soccorso agli immigrati, il contrasto al terrorismo e la difesa degli obiettivi sensibili. Insieme, in quasi tutti gli scenari, alle forze di polizia e all'intelligence. Sistemi e apparati tutti nel pieno di un processo di riforma per ammodernare, snellire e rendere più efficienti le risorse economiche, tecnologiche e umane. Ma, in ogni caso, da oggi il 2 giugno vuole essere la festa di tutti gli italiani.

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