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Salvini contestato a Bologna, scontri manifestanti-polizia

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Salvini contestato a Bologna, scontri manifestanti-polizia

Tafferugli a Bologna (LaPresse)
Tafferugli a Bologna (LaPresse)

Forti tensioni a Bologna per l’annunciato comizio di Matteo Salvini in piazza Verdi che era stato annullato per motivi di ordine pubblico dal Comitato di sicurezza cittadino per il clima di forte tensione che aveva preceduto l’appuntamento. Piazza Verdi era stata “barricata” dagli attivisti dei centri sociali per farne una sorta di “zona franca”. Il segretario della Lega Nord, che aveva dovuto cambiare programma, è poi apparso in piazza Maggiore, presidiata da un fitto cordone di blindati della polizia, imbavagliato in segno di protesta.

Gli scontri più violenti tra il collettivo Cua e la polizia sono stati in via Zamboni, mentre i manifestanti tentavano di risalire, proteggendosi con dei gommoni da mare, da piazza Verdi verso piazza Maggiore. Gli agenti li hanno bloccati con alcune cariche alle quali i manifestanti hanno risposto con lanci di bombe carta e bottiglie di vetro. Alcuni dei manifestanti sono comunque riusciti ad arrivare a piazza Maggiore dove sono stati bloccati e respinti. E qui è scattato il lancio di ortaggi, frutta e sono stati esibiti alcuni striscioni contro Salvini. Durante l'intervento del leader leghista sono stati invece intonati cori, sempre da parte dei manifestanti, tra cui “Odio la Lega”, “Andate a lavorare”, “Bella ciao”.

“L’impegno dei sindaci della Lega è avere in Italia immigrazione zero”

Matteo Salvini 

L’impegno dei sindaci è immigrazione zero
«L’impegno dei sindaci della Lega - ha detto Salvini chiudendo, in piazza Maggiore, la campagna elettorale del candidato sindaco della Lega a Bologna Lucia Borgonzoni - è avere in Italia immigrazione zero, al contrario di quello che ha detto ieri il segretario generale dei vescovi italiani, non c'è più spazio per nessuno, a casa tutti quanti».

A Berlusconi: «Basta inciuci»
«Che gli italiani votino, non ne posso più di presidenti non eletti, Monti, Letta, Renzi. Lo capisca anche Berlusconi: nessun accordo, nessun inciucio, elezioni subito, come Lega siamo pronti anche domani», ha detto Salvini rispondendo a distanza a Silvio Berlusconi che ha ipotizzato un governo di unità nazionale in caso di vittoria del no al referendum.

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