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Berlusconi sarà operato per sostituire la valvola aortica. Il…

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per insufficienza aortica

Berlusconi sarà operato per sostituire la valvola aortica. Il medico: «Ha rischiato di morire»

Silvio Berlusconi (Ap)
Silvio Berlusconi (Ap)

Gli accertamenti condotti su Silvio Berlusconi «hanno consentito di identificare in modo assolutamente esatto e certo una patologia della valvola aortica, che si chiama insufficienza aortica di grado severo». Lo ha detto il medico di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo. Il Cavaliere, 79 anni, era stato ricoverato due giorni fa al San Raffaele di Milano per scompenso cardiaco. «L'unico modo per correggere l'insufficienza - ha aggiunto Zangrillo in conferenza stampa al San Raffaele - è la sostituzione della valvola aortica, un intervento di cardiochirurgia convenzionale, che comporta circolazione extracorporea, approccio diretto al cuore e la sostituzione della valvola con una di tipo biologico». Presenta «un rischio generico di mortalità del 2-3%».

Silvio Berlusconi sarà operato «verosimilmente entro metà della settimana prossima. Ho parlato e fatto riferimento ad una patologia di grado severo, che è un termine medico». Sarà il primario cardiochirurgo del San Raffaele Ottavio Alfieri a guidare l’intervento. Nel 2014 è stato il primo a realizzare un impianto della valvola aortica senza suture, cioè senza punti, che in termini scientifici si definisce auto ancorante. Il suo reparto è un riferimento nazionale per la chirurgia coronarica a cuore battente; nazionale ed internazionale per la chirurgia riparativa della valvola mitrale e per la chirurgia della fibrillazione atriale e dello scompenso cardiaco.

«Sono infondate le voci» che fanno riferimento alla necessità «di alloggiare altrove. Abbiamo la fortuna di avere in casa il migliore», ha ribadito Zangrillo. Il periodo di riabilitazione - ha aggiunto il medico personale dell’ex premier - durerà un mese e ci riconsegnerà un uomo di grande vitalità». Ma quando è arrivato in ospedale «era in condizioni molto severe e ha rischiato di morire», ha continuato Zangrillo, spiegando che «da uomo che non si risparmia, il presidente ha voluto prima esercitare il diritto-dovere del voto» e poi ricoverarsi».

Berlusconi, ha poi chiarito Zangrillo, si è presentato al San Raffaele domenica per i primi controlli, che sono proseguiti nella giornata di lunedì per poi portare al ricovero martedi'. «Abbiamo fatto una serie di accertamenti progressivi, condotti - ha spiegato - con una strategia razionale e mirati al distretto cardio-vascolare. Gli accertamenti sono proseguiti fino a ieri, quando abbiamo potuto identificare una patologia della valvola aortica, che può avere vari gradi di severità. In questo caso si è manifestato un segno importante e severo». La valvola aortica dell'ex premier sarà sostituita con una valvola di origine bovina, ha spiegato ancora il medico. Dopo un paio di giorni di terapia intensiva, per Berlusconi iniziera' la riabilitazione, che durerà un mese.

«Auspico che dopo questa esperienza abbia aspirazioni più divertenti che fare comizi. Chissà se ha voglia di tornare a fare il leader. Io lo sconsiglio, ma lo dico da persona che gli vuole bene e che non fa politica. Voglio rispondere da medico, tutte le altre considerazioni - ha detto a chi gli chiedeva se Berlusconi sarà ancora in grado di guidare Forza Italia - non mi riguardano. Potrà fare quello che vuole e che ritiene».

Il cardiologo: «Intervento con un certo rischio»
L'intervento al cuore cui dovrà sottoporsi Silvio Berlusconi per insufficienza aortica ha «un certo rischio». Lo ha spiegato il professor Antonio Rebuzzi, primario di Cardiologia intensiva al policlinico Gemelli di Roma. «Per la sostituzione di una valvola ci vuole tempo», ha osservato il cardiologo, «e ricordiamoci che stiamo parlando di un intervento su una persona di 80 anni che dovrebbe avere già un pacemaker».

Tecnicamente la riuscita dell'operazione dipende da diversi fattori: «C'è da considerare la situazione respiratoria, quella renale e del ritmo cardiaco, l'ingrandimento del cuore. E bisogna anche vedere come stanno le arterie: potrebbe esserci un ingrandimento dell'aorta, che è importante da valutare quando si va a sostituire la valvola».

Certo, aggiunge Rebuzzi, «l'équipe medica scelta è ottima, e questo è un aspetto fondamentale. Resta però il fatto che un intervento anche semplice sulla carta può diventare serio e avere un rischio non piccolo su una persona di 80 anni».

Stesso discorso per il post-operatorio: «La ripresa sarà più complicata rispetto ad esempio allo stesso intervento su un 60enne senza pacemaker».

Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele, scompenso cardiaco

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