Italia

Roma 2024: sondaggio Swg, 77% abitanti capitale ok ai Giochi

  • Abbonati
  • Accedi
la corsa per il campidoglio

Roma 2024: sondaggio Swg, 77% abitanti capitale ok ai Giochi

Il 56% degli abitanti della capitale è completamente favorevole alla candidatura olimpica di Roma 2024, il 21% si definisce “tiepidamente a favore”. Insomma il 77% dei romani dice sì ai Giochi. Lo attesta un sondaggio SWG (pubblicato dal quotidiano Il Messaggero) effettuato quindici giorni fa su campione di 1500 cittadini, dei quali solo il 23% si dice contrario. Andando nei particolari, coloro che sono maggiormente favorevoli sono studenti (76%), giovani (66%) e operai (65%), commerciati (59%). «I romani, ma in particolare i più giovani, vivono il progetto dell'Olimpiade un po' come i milanesi hanno fatto con l'Expo», ha spiegato il direttore di SWG Enzo Risso.

Gli uomini i più convinti sostenitori

Tra i più soddisfatti gli uomini con il 59%. Le donne sostengono il progetto di Roma 2024 per il 54%. Le zone della Capitale che supportano maggiormente Roma 2024 sono Monte Mario (66%), Ostia/Acilia (62%) e Cassia (60%).

Malagò: chiunque sarà sindaco la candidatura andrà avanti

Insomma le Olimpiadi sono sempre più al centro della campagna elettorale per la corsa al Campidoglio. «Chiunque sarà il sindaco di Roma la candidatura andrà avanti». In contropiede rispetto ai timori di Matteo Renzi, secondo il quale «se vincesse Virginia Raggi le Olimpiadi non si faranno». Una sicurezza, avallata dalla bontà del progetto di cui sono certi Coni e Comitato promotore, e anche il sondaggio privato (quindi non commissionato da Coni e Comitato promotore) di Swg. «Numeri a dir poco positivi», sottolinea Malagò.

Sulla questione, tuttavia, è stato proprio il numero uno dello sport italiano a dire la sua al riguardo e specificare che da un lato «se non c'è un sindaco favorevole è chiaro che la candidatura non può andare avanti», dall'altro dicendosi sicuro che «secondo me con Raggi sindaco le Olimpiadi si faranno». Premesso che «fare il referendum aiuterebbe, ma le regole rispetto a tre anni fa sono cambiate», quello che proprio non si aspettava il presidente del Coni è che il tema di Roma 2024 sia diventato l'ago della bilancia della campagna elettorale: “No, sicuramente non me lo aspettavo. Con tutti i problemi che ci sono in città, non la trovo una cosa giusta e neanche seria. La Raggi nelle due ore in cui è stata con me al Coni ha approfondito il dossier ed è stata molto disponibile, se poi ci sono delle versioni diverse nei giorni successivi, o a favore o contro, questo non è il mio mestiere». Insomma, tutto ruota attorno all'eventuale vittoria della candidata pentastellata, considerando che al Coni restano convinti della bontà del progetto e della possibilità di portarlo avanti, anche insieme ai 5 Stelle.

Stirpe: buche e Olimpiadi? Non sono alternative

Pensare alle buche e organizzare le Olimpiadi «sono due cose che possono andare insieme. L'una non e' alternativa all'altra. Inoltre, i Giochi ci saranno nel 2024, mentre la manutenzione ordinaria e' un problema che va affrontato nei primi cento giorni di governo della citta'». Cosi' Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria, intervistato da Nicola Porro in occasione di Unirete, la due giorni organizzata dagli industriali del Lazio che venerdì ospitera' i due candidati a sindaco di Roma, Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e Roberto Giachetti per il centrosinistra.

Radicali: Raggi e Giachetti firmino referendum
«La centralita' delle Olimpiadi nel dibattito di queste ore conferma quanto sia delicata e non scontata l'impresa della candidatura di Roma. Una decisione cosi' importante non puo' essere ridotta a uno scontro tra gufi e ottimisti, ma richiede il massimo dell'informazione sui costi e i benefici, della trasparenza e della partecipazione dei cittadini. Cose che soltanto un referendum puo' garantire davvero» spiega in una nota Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, promotore del referendum su Roma2024.
«Come Radicali- aggiunge- abbiamo lanciato la campagna referendaria prima ancora che iniziasse quella elettorale perche' da sempre siamo abituati a promuovere concretamente gli strumenti di partecipazione che altri si limitano a evocare nei propri programmi elettorali o ad utilizzare solo quando fa comodo. Il referendum dopo il ballottaggio puo' diventare una soluzione per entrambi gli schieramenti. Per questo sarebbe uno straordinario gesto di `ottimismo democratico´ se entrambi i candidati firmassero per affidare la decisione sulle olimpiadi al dibattito pubblico e ai cittadini tra pochi mesi, senza darla in pasto alla campagna elettorale».

© Riproduzione riservata