Italia

Mein Kampf in edicola, Renzi: «Squallido pubblicare il manifesto…

  • Abbonati
  • Accedi
l’iniziativa del giornale

Mein Kampf in edicola, Renzi: «Squallido pubblicare il manifesto di Hitler»

«Trovo squallido che un quotidiano italiano regali oggi il Mein Kampf di Hitler. Il mio abbraccio affettuoso alla comunità ebraica #maipiù». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi (in mattinata prima in visita al sito di stoccaggio delle ecoballe di Taverna del Re a Giugliano in provincia di Napoli e poi allo stabilimento di Coca Cola, a Marcianise in provincia di Caserta) ha commentato su twitter l’iniziativa editoriale odierna del Giornale. Ieri l’annuncio da parte della testata aveva suscitato polemiche e sdegno tra gli ebrei italiani e in Israele, e da più parti si erano sollevate voci di riprovazione ma anche di sorpresa.

Lo sdegno della comunità ebraica
«Un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah», ha commentato il presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, definendo «indecente» l'operazione del Giornale. «Sorpresa» è invece stata espressa dall'ambasciata israeliana a Roma. Da Israele il direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, Efraim Zurroff, ha infine condannato l'operazione commerciale: «Che qualcuno abbia pensato di usare il 'Mein Kampf' per accrescere le vendite è un fatto senza precedenti e allarmante», ha detto. «A quanto pare - ha aggiunto - quel giornale ha fiutato che c'è richiesta, che sia curiosità o identificazione».

Boldrini: distribuire Mein Kampf è decisione grave
Sulla vicenda ha preso posizione anche la presidente della Camera Laura Boldrini. «Distribuire Mein Kampf di Hitler è decisione grave, memoria merita rispetto. Mia solidarietà a tutte le famiglie vittime di Olocausto» ha scritto su twitter.

La replica del Giornale
Il direttore Sallusti ha provato a smorzare le polemiche, «tutte legittime, alcune comprensibili». E ha spiegato così le ragioni dell’iniziativa editoriale: «Vogliamo far conoscere l'origine della più grande tragedia del Novecento condannando nella maniera più assoluta un'ideologia su cui il nostro giudizio è chiarissimo», ha sottolineato. Insomma, far capire «dove e perché è nato il male assoluto». Sallusti, nell'editoriale odierno, respinge con forza sospetti e critiche di aver condotto un' operazione elettorale per strizzare l'occhio all'elettorato di estrema destra in vista dei ballottaggi per i Sindaci delle grandi città fra otto giorni.

Fiano: estremismo neonazista contro candidati Pd
Ma la polemica scatenata dalla pubblicazione su `Il Giornale´ del Mein Kampf ha investito a Milano anche il candidato del centrodestra Stefano Parisi, per il quale il quotidiano si è schierato. «Il silenzio di Parisi sull'iniziativa del Giornale è quasi più grave della pessima trovata del quotidiano - ha commentato Elisabetta Strada, della lista `Beppe Sala - Noi, Milano - Evidentemente il candidato di cento destra avalla il reclutamento estremista pur di arrivare a sedersi a Palazzo Marino». «Esiste un disegno obbrobrioso e preciso a Milano e nel resto d'Italia, che mira a portare a votare contro i candidati del Pd tutto l'estremismo neonazista e neofascista che si può raccogliere» ha rincarato la dose il parlamentare e componente della segreteria del Pd, Emanuele Fiano. «A Milano il Giornale, il principale organo di stampa a sostegno della campagna di Stefano Parisi - ha osservato Fiano -guarda caso proprio nei giorni del ballottaggio, sceglie di arruolare a sostegno del proprio candidato anche l'estremismo più impresentabile».

Parisi: iniziativa offensiva, ma Pd strumentalizza
A seguire la replica di Parisi: «Penso che sia gravissimo che il Pd usi certi argomenti sapendo chi sono io e la mia famiglia» ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano, che ha definito «inutile e inappropriata» l’iniziativa del Giornale, che «offende le migliaia di famiglie milanesi e italiane che sono state vittime del nazismo». Ma Parisi ha sottolineato con forza che «la vicenda non ha nulla a che fare con la mia campagna elettorale», ma è l'iniziativa elettorale «di un giornale indipendente che mi supporta ma non è detto che tutte le cose che fa questo giornale siano condivise da me o dalla nostra compagine».

Sala: scandalo che Giornale esca con Mein Kampf
Il candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, ha parlato invece «di scandalo totale» e di «un insulto a tutti quelli che hanno sofferto». E si è detto «veramente esterrefatto e disgustato da questa scelta». Ma ha anche precisato: «Io non ce l'ho con Parisi, ho citato Il Giornale perché credo che abbia sbagliato».

Edizione integrale in edicola
L’edizione pubblicata oggi - ormai scaduti, dopo 70 anni, i diritti d'autore - è quella integrale e originale italiana del 1937 (il 'Mein Kampf' fu scritto tra il '25 e il '27), con un'introduzione storica e critica di Francesco Perfetti, docente di Storia contemporanea all'Università Luiss di Roma. Il libro è distribuito in allegato al primo volume di una nuova collana storica del Giornale - che comincia con la 'Storia del Terzo Reich' di William Shirer. «Piaccia o no, il Mein Kampf è un documento storico importante. Se all'epoca fosse stato letto con più attenzione molte cose si sarebbero potute evitare e prevenire», ha spiegato Perfetti all'Ansa. E la scelta di pubblicare l'edizione del 1937, ha aggiunto, «serve proprio a dare il senso di quel momento storico», comunque da accompagnare con «una rilettura storica e critica» come quella di Shirer. Si tratta invece di una decisione «assurda» per lo studioso Frediano Sessi, secondo il quale andrebbe al contrario pubblicata non l'edizione del '37 ma «una versione critica e soprattutto annotata».

© Riproduzione riservata