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Amianto alla Olivetti, l’accusa chiede condanne dai 6 ai tre anni

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l’inchiesta

Amianto alla Olivetti, l’accusa chiede condanne dai 6 ai tre anni

Foto Ansa
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IVREA (TORINO) - Passaggio chiave del processo per le morti da amianto all’Olivetti in corso al tribunale di Ivrea. In mattinata durante la requisitoria la Procura ha chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per Carlo De Benedetti, per i reati di omicidio colposo e lesioni, 6 anni e 4 mesi per Franco Debenedetti, per gli stessi reati, 3 anni e 6 mesi invece è stata la richiesta a carico dell’ex ministro Corrado Passera. I pm hanno chiesto l’assoluzione per Roberto Colannino, accusato di un solo caso di lesioni.

Il processo si è aperto nel mese di gennaio ed entro l’anno è attesa la sentenza che dovrà stabilire la responsabilità dei vertici del Gruppo, a partire dagli anni Settanta, per la morte di una decina di lavoratori colpiti da patologie collegate all’esposizione all’amianto. «Siamo sorpresi per la richiesta di condanna avanzata dai pm di Ivrea. La loro posizione - sottolinea il legale di Carlo De Benedetti, Tomaso Pisapia - non tiene in considerazione quanto prodotto dalla difesa in sede di dibattimento a proposito del sistema di deleghe vigente in Olivetti. La documentazione conferma la totale estraneità di De Benedetti».

Gli imputati sono 17, tra loro i massimi vertici della Olivetti dagli anni Settanta al Duemila, Carlo De Benedetti, Franco Debenedetti, l’ex ministro Corrado Passera e l’attuale presidente di Piaggio, Roberto Colaninno, per il quale la Procura ha chiesto l’assoluzione.

Le indagini della Procura guidata dal procuratore capo Marco Ferrando e condotte dal pm Laura Longo e Francesca Traverso risalgono al 2014. Indagini su «casi circostanziati» come ha sempre ribadito il procuratore capo Ferrando, per i quali le indagini hanno stabilito il legame tra esposizione all’amianto e insorgenza di patologie gravi come il mesotelioma.

Entro luglio si concluderà la fase del dibattimento, con l’intervento delle parti civili e delle difese, si ripartirà a settembre e la sentenza potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Le altre richieste dell’accusa sono di 3 anni e 4 mesi per Camillo Olivetti, 3 anni e 8 mesi per Luigi Gandi, 4 anni per Manlio Marini, 2 anni e 8 mesi per Paolo Srmirne e per Pierangelo Tarizzo, 2 anni e 6 mesi per Giuseppe Calogero, 2 anni e 2 mesi per Renzo Alzati, 2 anni per Luigi Pistelli, Silvio Preve e Roberto Frattini, un anno per Filippo De Monte, 8 mesi per Anacleto Parziale. Chiesta l’assoluzione per Onofrio Bono mentre la posizione di Maria Luisa Ravera, ex responsabile del servizio Ecologia e Ambiente, è stata stralciata per gravi motivi di salute.

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