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Mattarella: «Anche con Brexit la Ue non torna indietro»

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il capo dello Stato in Romania

Mattarella: «Anche con Brexit la Ue non torna indietro»

L’Unione europea, qualche che sarà l’esito del referendum in Gran Bretagna della prossima settimana relativo alla permanenza o meno di Londra nell’Ue, non può tornare indietro. Compiere un passo del genere, «girare la testa indietro sarebbe antistorico e come fuggire dalla realtà». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Bucarest al Forum economico «Gli investimenti italiani in Romania: un percorso europeo nell'economia globale».
Il capo dello Stato ha sottolineato come l'Unione europea si trovi «davanti a un bivio: o girare la testa indietro, il che sarebbe antistorico, e fuggire dalla realtà rinunciando alle conquiste di tanti anni; o guardare dall'altra parte e tenere lo sguardo verso il futuro e il completamento naturale delle istituzioni europee». E il capo dello Stato non ha dubbi, «l’Ue è un cantiere aperto, permanente che va perfezionato quale che siano - ha detto facendo riferimento al prossimo referendum in Gran Bretagna - le legittime decisioni di altri paesi»

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Più integrazione nella Ue per evitare sacche di terrorismo
Il capo dello Stato «sostiene una sempre maggiore integrazione dell’Ue per evitare che si formino queste sacche» di terrorismo, ha detto rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull’uccisione dei due agenti di polizia in Francia.

Migranti, l’Europa di assuma le sue responsabilità
«L’Europa si trova di fronte a un fenomeno epocale che sarà di lunga durata e richiede una risposta comune», ha detto il presidente della Repubblica sottolineando che l'Unione Europea deve assumersi le sue responsabilità di fronte ai fenomeni migratori, con un progetto che sia comune e che abbia prospettiva storica. L’Italia ha presentato il Migration Compact «per mettere a punto un riflessione organica», ha spiegato Mattarella al termine dei colloqui con il presidente romeno Klaus Iohannis, «è un problema che riguarda l'intera Unione, non solo i Paesi dove arrivano i migranti». Senza un approccio profondo e di lunga durata «i flussi aumenterebbero ulteriormente, e sarebbe ancora più difficile gestirli. Quindi occorre che l’Unione Europea nel suo complesso si assume l’onere delle gestione del fenomeno nel suo insieme, nella sua prospettiva storica».

Capiamo la posizione della Romania sulla Russia
«Avvertiamo le preoccupazioni che vi sono in Romania - ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro a Bucarest con l'omologo rumeno Klaus Iohannis - per quanto riguarda il confine orientale dell'Unione. Abbiamo applicato con rigore le sanzioni nei confronti della Russia a seguito della crisi ucraina e, se queste verranno confermate, l'Italia continuerà ad applicarle con lo stesso rigore». Italia e Romania, ha continuato Mattarella, sono «un esempio concreto della strada che l’Unione europea ha compiuto e che dalla quale nessuna persona di buon senso può pensare di tornare indietro». I due Paesi, ha sottolineato Mattarella, «hanno un grande rapporto di amicizia, esemplare, sono legate da un'amicizia e una collaborazione profonda» ed «è necessario fare in modo che questa amicizia si sviluppi in maniera crescente su tutti i versanti», ha sottolineato il presidente della Repubblica, da ieri in visita ufficiale a Bucarest, al termine dell’incontro con l’omologo rumeno Klaus Iohannis.

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