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Antitrust, Pitruzzella: 433 milioni di sanzioni…

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«vigileremo su banda larga»

Antitrust, Pitruzzella: 433 milioni di sanzioni (+137%), vigileremo su banda larga

L'Antitrust, nel corso del 2015 e nei primi 5 mesi del 2016, ha irrogato sanzioni per 433 milioni di euro in difesa della concorrenza, mentre quelle in materia di tutela del consumatore ammontano a 71 milioni. «Nel periodo gennaio 2014-giugno 2015, erano state rispettivamente di 266 milioni e di 30 milioni, registrando quindi un incremento del 63% e del 137 per cento». Lo ha riferito il presidente dell'Agcm, Giovanni Pitruzzella, che ha aperto l'annuale Relazione al Parlamento sottolineandone il «taglio sociale» riassunto nella frase: «Aumentare l'innovazione e la concorrenza, per ridurre le diseguaglianze sociali».

Nel periodo sono stati chiusi 19 procedimenti per intese, 4 procedimenti per abuso di posizione dominante, 9 procedimenti per concentrazioni. In 57 casi, l'Autorità ha deliberato di non avviare il procedimento.

I procedimenti chiusi con l'accertamento dell'illecito antitrust e l'irrogazione della relativa sanzione sono stati pari a 18. Quelli chiusi con impegni sono stati 5. In un caso il procedimento si è concluso con l'accertamento dell'insussistenza dell'illecito. La durata media del procedimento, ha spiegato Pitruzzella, è di un anno e mezzo, una durata considerevolmente inferiore a quella dei procedimenti davanti la Commissione europea.
Nel corso del periodo di riferimento, l'Autorità ha inoltre concluso 5 indagini conoscitive (di cui 3 nel 2016). Per quanto riguarda la tutela del consumatore, i procedimenti conclusi con l'irrogazione di una sanzione sono stati 129, 23 quelli chiusi con impegni. I procedimenti per pubblicità ingannevole sono stati 7, tutti chiusi con l'irrogazione di una sanzione. Per la prima volta è stata applicata la disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, con 2 procedimenti aperti, di cui 1 chiuso con sanzione.

Su nuove reti nessuno sfrutti sussidio incrociato

Sullo sviluppo della banda larga «l'Antitrust continuerà a vigilare per assicurare che questo nuovo dinamismo sia basato su una concorrenza che produca innovazione e che nessun attore (neppure quelli nuovi) ricerchino vantaggio sfruttando qualche forma di sussidio incrociato» ha detto Pitruzzellariferendosi alla nascita del nuovo operatore di Enel Open Fiber e agli investimenti annunciati da Telecom.

Riforma Madia contributo a competitività Paese

La riforma della Pubblica amministrazione messa a punto dal governo «potrà dare un significativo contributo alla competitività del Paese» ed «è in piena sintonia con molti dei suggerimenti dell`Antitrust» ha aggiunto Pitruzzella.
«Notiamo con soddisfazione che la riforma Madia è in piena sintonia con molti dei suggerimenti dell’Antitrust - ha detto - dando vita, con i decreti legislativi di attuazione, ad uno dei più importanti processi di riforma amministrativa della storia italiana, che potrà dare un significativo contributo alla competitività del Paese, una volta ultimato l’iter di approvazione, che sta seguendo una tempistica particolarmente celere senza tuttavia sacrificare la qualità del risultato, grazie all’impegno profuso nella stesura dei testi e all’importante apporto reso dal Consiglio di Stato con pareri anche essi adottati con particolare rapidità e con ricchezza di osservazioni tese a perfezionare l’impianto pro concorrenziale dei decreti».

Cruciale riforma servizi pubblici locali

In particolare, secondo Pitruzzella, «la riforma della disciplina dei servizi pubblici locali e delle società pubbliche costituisce uno snodo cruciale per il rilancio dell’economia: la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche e mercati efficienti dei servizi pubblici locali, infatti, non solo possono migliorare la qualità dei servizi erogati con immediati benefici per il cittadino, ma possono anche avere ricadute positive sulla competitività e lo sviluppo dei sistemi economici locali ed incidere sulla crescita del prodotto pro capite».

Collusione in gare pubbliche, 8 casi nel 2015
Nel corso del 2015 «ha trovato conferma la speciale attenzione che da diversi anni l'Autorità riserva al fenomeno della collusione nelle gare pubbliche.
Sono state 8 le istruttorie concluse che hanno accertato violazioni del divieto di intese restrittive della concorrenza in occasione di procedure ad evidenza pubblica» ricorda l'Antitrust nella relazione al Parlamento. I settori di mercato
investigati dall'Autorità «sono assai diversificati e vanno dai servizi pubblici locali ai servizi sanitari, ai contratti di forniture, ai servizi strumentali, etc.. Anche l'estensione della collusione varia nei diversi procedimenti, passandosi da casi in cui essa involge l'intero territorio nazionale a casi in cui le violazioni afferiscono a contesti prevalentemente locali».

Ddl concorrenza ancora rilevante nonostante modifiche
Il ddl concorrenza «contiene ancora rilevanti norme proconcorrenziali» nonostante «le voci critiche per un certo svuotamento che ha subito» ed è necessario procedere ad una «rapida approvazione»,

ha detto il presidente dell'Antitrust. «Nel dibattito pubblico non sono mancate le voci critiche per un certo svuotamento che ha subito il testo parlamentare rispetto alle originarie indicazioni dell`Antitrust», ha sottolineato Pitruzzella.
Ma, ha aggiunto, «vorrei vedere il bicchiere mezzo pieno. Il testo infatti contiene ancora rilevanti norme proconcorrenziali, come quella che riguarda la piena liberalizzazione del mercato retail dell`energia. Altri importanti settori, come le assicurazioni, i servizi professionali, il settore delle farmacie sono interessati dal processo di liberalizzazione».
«Una rapida approvazione della legge - ha concluso - consentirebbe di avviare il processo per la presentazione di un nuovo disegno di legge in modo da dare attuazione alla periodicità annuale prevista dal legislatore per gli interventi di promozione della concorrenza».

Vigilanza rigorosa su concentrazioni nei media

L'Antitrust valuterà con «rigore» le nuove fusioni annunciate nel settore dei media. L’Autorità, ha detto Pitruzzella «valuterà, con il consueto rigore, le nuove operazioni di concentrazione che sono state annunciate sempre nel settore dei media». Settore, ha sottolineato, «che sente fortemente la pressione che viene dall`affermazione dell’economia del web, e che quindi ha avviato, in tutto il mondo, vasti processi di ridefinizione dei modelli di business».

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