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Renzi: «Su Regeni confermo massimo impegno alla verità».…

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i genitori al parlamento europeo

Renzi: «Su Regeni confermo massimo impegno alla verità». La mamma di Giulio: «Basta commemorazioni, ora azioni»

I genitori e la sorella di Regeni al l’Europarlamento (Ansa)
I genitori e la sorella di Regeni al l’Europarlamento (Ansa)

«Seguiamo la vicenda Regeni, ultimamente non ho sentito la famiglia ma la risentiremo di nuovo: confermo il massimo impegno perché sia fatta luce, come abbiamo sempre dimostrato anche marcando punti di grande forza sia nella comunità internazionale che nei rapporti bilaterali». Lo ha detto il premier Matteo Renzi dopo l’accorato appello lanciato dall’aula del Parlamento europeo dai genitori del giovane ricercatore barbaramente seviziato e ucciso in Egitto.

Bruxelles e Roma facciano di più
I genitori di Giulio hanno chiesto che Bruxelles e Roma facciano di più per aumentare la pressione sull’Egitto, arrivando anche all’isolamento diplomatico ed economico, pur di ottenere la verità sulla morte di Giulio Regeni. La mamma di Giulio, in sottocommissione Diritti Umani, ha chiesto al governo italiano di essere «più esplicito», sottolineando che l’Egitto non si può ancora considerare un «Paese amico», perché «non si uccidono i figli degli amici», ha aggiunto.

La mamma di Giulio: «Basta commemorazioni, ora azioni»
«Basta commemorazioni, ora azioni», ha chiesto la signora Regeni, ricordando che c’è «una documentazione di 266 foto di cosa è successo a Giulio, una vera enciclopedia delle torture in Egitto che non vorremmo mostrare mai, vorrebbe dire che abbiamo toccato il fondo. Giulio era un cittadino europeo, e la battaglia per la verità deve essere una battaglia europea». La mamma di Giulio ha chiesto al Governo di «fare delle scelte». La signora Regeni ha parlato nuovamente dei rapporti diplomatici tra Roma e il Cairo, ribadendo la richiesta al governo italiano di mantenere il richiamo del nostro ambasciatore, un passo «importante è spiegare all'opinione pubblica il perché e cosa sta accadendo in Egitto». Nessun paese ha seguito l’esempio dell’Italia che ha richiamato l’ambasciatore (all’epoca Maurizio Massari) e non ha mai fatto presentare le credenziali al nuovo ambasciatore Giampaolo Cantini.

Il padre ha chiesto agli altri Stati europei di ritirare gli ambasciatori
Il padre di Giulio ha chiesto di far sentire all’Egitto «una forte pressione dall’Europa e da tutti i suoi stati membri per ottenere un'investigazione trasparente». E ha chiesto a tutti gli stati membri di richiamare i propri ambasciatori, di dichiarare l’Egitto un Paese non sicuro, sospendendo gli accordi sull’invio di armi, di interforze per lo spionaggio o la repressione interna. Ha chiesto di sospendere gli accordi economici, di fare un monitoraggio dei processi contro attivisti, militanti avvocati e giornalisti che si battono per la libertà in Egitto e «di offrire protezione e collaborazione, anche con l’offerta di visti, a chi può offrire notizie alla procura di Roma».

Mogherini sostiene le iniziative italianeper giungere alla verità
A Bruxelles, i genitori Regeni hanno anche incontrato l'Alto rappresentante Federica Mogherini, che ha assicurato loro che l’Ue «sostiene tutte le iniziative che le autorità italiane stanno prendendo» per arrivare alla verità sulla morte di Giulio. In serata, i coniugi Regeni hanno incontrato tutti gli europarlamentari italiani, convocati dalla capodelegazione Pd Patrizia Toia e i democratici Antonio Panzeri e Isabella De Monte.

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