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verso il campidoglio

Ballottaggi al rush finale: Giachetti chiude al Ponte della musica, Raggi a Ostia

Campagna finale alle ultime battute per i candidati al ballottaggio verso il Campidoglio che chiuderanno domani sera. Alle 18 e 30 al Ponte della Musica per il candidato del Centrosinistra mentre la candidata grillina chiuderà ad Ostia.

Con Beppe Grillo pronto a tirare la volata all candidata dei 5 Stelle a Roma. Salvo colpi di scena, la presenza del comico fondatore del movimento sarebbe data per scontata. Probabile inoltre che trascorra la notte dello spoglio elettorale nella sede del comitato per aspettare l'esito. Al fianco della Raggi ci saranno i membri del direttorio nazionale Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Carlo Sibilia e i parlamentari romani del movimento.

Intanto in queste ore si lavora alla squadra che potrebbe essere annunciata domani mattina in un video postato sul blog di Beppe Grillo. Non sarà svelata la squadra di governo al completo: saranno presentati solo cinque o sei nomi, cioè metà squadra, mentre i restanti verranno resi noti dopo il ballottaggio. Questo, spiegano fonti del M5s, perché alcuni futuri assessori vogliono riservatezza fino al voto.

Con Giachetti scendi in campo anche il ministro Maria Elena Boschi . «Le prossime ore saranno determinanti, perche' saranno decisivi 500, mille o 5mila voti» ha detto il candidato sindaco di Roma del centrosinistra a margine di un appuntamento elettorale a viale Adriatico. «Abbiamo scelto il Ponte della Musica - ha detto Roberto Giachetti - perché simbolicamente è un'infrastruttura che unisce più parti della città» .

Roma ha aggiunto «è una città ferita e strappata, e penso che il compito di un sindaco che vuole guardare avanti sia, al di là di tutte le questioni quotidiane da affrontare, provare a ricostruire un senso di comunità in questa città». Inoltre «c'è anche il simbolo di una Roma che guarda al futuro, e al contempo di una Roma che ha funzionato, perché quel quadrante è quello dove abbiamo fatto l'Auditorium, dove ci sono il Maxxi, le caserme Guido Reni, e dove speriamo, se prendiamo le Olimpiadi, ci sarà una ristrutturazione del Flaminio, e dove dall'altra parte c'è l'Olimpico. È un quadrante dove si sono fatte le cose bene e dove si possono ancora migliorare, ad esempio con il tram che vorremmo fare e che arriva fino a piazza Ungheria».

Il “terzo” motivo della scelta è «perché simbolicamente, lì c'è lo stadio Olimpico, che rappresenta un punto di riferimento di quello che pensiamo sia una
straordinaria opportunità, le Olimpiadi, un'occasione per tante cose che il bilancio comunale non ci consente di fare, si possono fare».

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