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Banche, il governo prepara un piano d’emergenza

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Banche, il governo prepara un piano d’emergenza

Una sorta di cabina anticrisi a Palazzo Chigi con i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan e dello Sviluppo Carlo Calenda, e con il responsabile degli Esteri Paolo Gentiloni - impegnato a Bruxelles nel vertice dei ministri dei sei Paesi fondatori - collegato via telefono. Nessun intervento è stato definito, ma certo il governo tiene nel cassetto alcune misure per difendere le banche italiane in caso di necessità. Non escludendo un intervento diretto di ricapitalizzazione degli istituti di credito in difficoltà. Lo stesso Matteo Renzi, nelle comunicazioni alla stampa all’indomani della vittoria dei separatisti in Gran Bretagna, aveva rassicurato su questo fronte dicendo che «il governo e le istituzioni europee sono nella condizione di garantire con qualsiasi mezzo la stabilità del sistema finanziario e la sicurezza dei risparmiatori». Un eventuale intervento sulle banche avrà naturalmente bisogno di un coordinamento con l’Europa, e da Palazzo Chigi smentiscono misure d’urgenza da adottare con un Cdm già oggi. Occorre innanzitutto vedere come vanno se Madrid sarà in grado di esprimere un governo. Tuttavia non si può escludere un intervento diretto del governo sulla ricapitalizzazione subito nei prossimi giorni, se necessario.

Possibile dunque un set di misure “nazionali”, pronte a scattare in coordinamento con Bruxelles, a protezione prima di tutto del sistema bancario, che non escludono appunto l’intervento diretto nel capitale degli istituti di credito, così da far fronte a eventuali nuovi tonfi dei mercati finanziari del dopo Brexit. È così che tra Palazzo Chigi e Via XX Settembre si sta mettendo a punto la strategia anticrisi con l’occhio rivolto a quello che verrà deciso domani nel vertice a tre tra Renzi, Angela Merkel, François Hollande e il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk in vista della riunione del Consiglio stesso martedì e mercoledì a Bruxelles. Una rete di protezione del sistema bancario, con il pressing politico nei confronti di Berlino perché finalmente ci si decida ad accelerare sul fronte del completamento dell’unione bancaria attraverso la garanzia europea dei depositi, ma anche un’azione coordinata sul versante delle misure per sostenere la crescita, che preveda il rafforzamento del piano Juncker ma vada poi ben oltre.

Ieri il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda era a Bruxelles, per una serie di contatti che potrebbero preparare il terreno (e potenzialmente il consenso) al piano che punta a una robusta dose di flessibilità sugli investimenti pubblici incrementali e su quelli fiscali diretti agli investimenti privati, con conseguente possibile accelerazione delle misure “Finanza per la crescita”(si veda l’articolo accanto). Un’ambiziosa riforma delle regole di finanza pubblica con firma italiana, anche in vista dell’appuntamento del prossimo marzo, quando l’Unione compirà 60 anni e si discuterà della revisione dei Trattati.

Sull’attivismo diplomatico senza precedenti di Renzi in queste ore c’è naturalmente anche la “supervisione” istituzionale e l’incoraggiamento politico del presidente della Repubblica, con cui Renzi è in queste ore in continuo contatto. Paradossalmente - si ragiona in ambienti del Quirinale - con l’uscita della Gran Bretagna il fronte degli euroscettici va in difficoltà e si aprono nuovi spazi per spingere sull’integrazione, così come nuovi corridoi per l’azione dell’Italia. Il premier italiano parte d’altra parte con l’assist della Frankfurter Allgemeine Zeitung, che in un due articoli sottolinea “il nuovo direttorio” di fatto formato appunto da Germania, Francia e Italia, i tre grandi Stati fondatori rimasti dopo l’uscita della Gran Bretagna. Dal bilaterale al trilaterale, insomma, come sottolineano anche alla Farnesina. Facendo notare che su alcuni fronti, come quello dell’immigrazione, l’Italia è più vicina alla Germania e su altri, come la flessibilità e la necessità di spingere l’acceleratore sulla crescita, il nostro Paese può contare sull’asse con la Francia.

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